Quando si tratta di reclami, gli italiani h
anno un pensiero fisso: un’enorme, inutile e tediosa perdita di tempo, solo per far sentire la propria voce se qualcosa non va.
Ma, almeno per quanto riguarda i problemi con internet, da oggi le cose risulteranno più semplici. L’Agcom fa sapere che dal 7 aprile chi lamenta problemi di connessione potrà fare reclamo in modo molto più veloce. Basterà registrarsi e installare un programma, Ne.me.sys. per verificare se la velocità di connessione è inferiore a quella promessa contrattualmente dall’operatore di telefonia. Se sarà più bassa allora si potrà inviare telematicamente il reclamo e il relativo “certificato” al proprio gestore. Basterà cliccare sul pulsante “Invia reclamo all’operatore” per far partire immediatamente l’istanza agli operatori competenti – attraverso il sito misurainternet.it -, evitando così la lunga trafila di fax e i relativi costi per le raccomandate.
Se anche dopo l’invio del reclamo il gestore non provvederà a migliorare la connessione, l’utente avrà la possibilità di recedere dal contratto gratuitamente e senza impegni, passando a un altro operatore.
Prima di scaricare Ne.me.sys, però, ogni utente avrà la possibilità di testare la propria connessione senza registrarsi grazie al trial dell’applicazione “Speed Test MisuraInternet“, che per pochi minuti consentirà di avere una prima visione del programma e delle sue funzionalità, oltre a quantificare la velocità della propria connessione.
L’applicazione, inizialmente disponibile solo per alcune piattaforme, presto sarà rilasciata per tutti i sistemi operativi, dando a chiunque la possibilità di controllare la velocità di navigazione su internet. Ovviamente per effettuare le misurazioni successive si dovrà scaricare Ne.me.sys e registrarsi, operazione necessaria anche perché il programma tiene conto dello storico delle nostre connessioni, stimandone la velocità media, la potenza e molti altri dati utili. Una buona notizia per tutti quelli che usano internet, sia per lavoro che per diletto. Presto anche chi per aggiornare il proprio status su Facebook impiega troppo tempo, potrà far valere le proprie ragioni.
Fonte ilGiornale.it