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Il CEO e fondatore di Facebook ha detto negli scorsi giorni che il suo progetto sull’intelligenza artificiale per gestire la casa verrà mostrato al pubblico per la prima volta nel mese di settembre
Fra la gestione della sua azienda miliardaria e le opere di filantropia, Mark Zuckerberg trova anche il tempo per realizzare un avveniristico progetto di intelligenza artificiale per la domotica. Il giovane miliardario ha trascorso parte del suo tempo libero nella produzione della nuova tecnologia, che verrà mostrata per la prima volta al pubblico il mese prossimo. A rivelarlo è stato lo stesso Zuckerberg, che ha condiviso i piani all’interno della sessione Q&A tenuta a Roma negli scorsi giorni.
“Spero di mostrare una demo il mese prossimo“, ha risposto Zuckerberg a una delle domande mosse durante l’evento proprio sulla IA. A gennaio il boss di Facebook aveva rivelato che la produzione di un’intelligenza artificiale per gestire gran parte degli elementi della casa fosse la sua “sfida annuale“: il compito della IA sarebbe stato quello di controllare aspetti come temperatura e illuminazione, ma anche assistere il miliardario all’interno dei suoi incarichi lavorativi.
Sin da subito il progetto di Zuckerberg è stato paragonato a Jarvis di Iron Man, e pare che i lavori stiano procedendo a gonfie vele: “Sono arrivato a gestire l’illuminazione, le porte e la temperatura; con gran dispiacere per mia moglie che non ha accesso a queste funzionalità perché il sistema ascolta solo la mia voce“, ha dichiarato durante la sessione. “Le darò l’accesso solo quando avrò finito i lavori. È già possibile fare cose molto divertenti, e non vedo l’ora di essere in grado di mostrarlo al mondo“.
Niente di epocale, sia ben chiaro, dal momento che sono possibilità già disponibili su molti prodotti venduti al grande pubblico, come Echo di Amazon. In questo caso, però, Zuckerberg è l’unico artefice della tecnologia, o quasi: “È fantastico perché così ho potuto interagire con molti ingegneri di Facebook che si occupano sull’AI per il riconoscimento della voce, dei volti… ho programmato il tutto così che quando mi avvicino alla porta non devo inserire nessun codice o chiave”, ha continuato il CEO di Facebook rivolto al pubblico romano.
“Vede semplicemente il mio volto e mi lascia entrare. A rendere possibile ciò è lo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale, ed è stato fantastico avere la possibilità di collaborare con i nostri ingegneri di Facebook e assistere quotidianamente a quello che fanno e a quanto sia avanzato il lavoro che svolgono. È stata un’esperienza estremamente interessante, e cercherò di mostrarvela il prossimo mese“. Un lavoro che supererà ben presto le capacità dell’essere umano, secondo Zuckerberg.
Qualche mese fa infatti affermava che “i sensi essenziali dell’essere umano, come la vista, l’udito, il linguaggio, verranno riprodotti via computer nei prossimi 5 o 10 anni quando avremo sistemi più capaci delle persone in questi specifici ambiti“.
Fonte HWupgrade