L’inquinamento atmosferico, come ben sappiamo, rappresenta una problematica attuale sempre più preoccupante, a causa gli effetti negativi per nulla trascurabili che ha sulla salute umana.
Secondo studi recenti effettuati dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea), in Europa, nonostante la qualità dell’aria stia migliorando, grazie ad interventi anti-smog promossi dagli stati dell’Unione, l’inquinamento atmosferico causa 476mila morti premature all’anno.
Le emissioni di gas in atmosfera sono più significative nelle aree metropolitane, in quanto dovute principalmente al traffico veicolare, agli impianti industriali, alle centrali elettriche, al riscaldamento domestico.
Le principali sostanze inquinanti presenti in atmosfera, tanto per citarne alcune, sono il biossido di zolfo (SO2), prodotto principalmente da processi di combustione industriali, che determina le cosiddette piogge acide, gli ossidi di azoto (NOx), prodotti dal traffico veicolare, altamente dannosi per il tratto respiratorio e l’apparato circolatorio, l’anidride carbonica (CO2), tipico prodotto delle combustioni e principale responsabile del riscaldamento globale, il monossido di carbonio (CO) e gli idrocarburi volatili, l’ozono, i metalli pesanti, tra cui il piombo, tossici e spesso cancerogeni, e il particolato. Il particolato rappresenta l’insieme di particelle solide sottili sospese in atmosfera ed è uno degli inquinanti maggiormente diffusi nelle città, in quanto generato principalmente dal traffico urbano.
Tra le innovazioni tecnologiche volte a combattere il problema dell’inquinamento atmosferico spicca sicuramente l’invenzione green style del designer olandese Daan Roosegarde, la Smog Free Tower, un elemento architettonico capace di creare il connubio perfetto tra estetica ed efficienza, nel contesto della lotta allo smog.
La Smog Free Tower è una torre alta 7 metri e larga 3,5 e può essere definita come un vero e proprio aspiratore di smog, che trattiene l’aria inquinata e restituisce all’ambiente un’aria fino al 75% più pulita.
Il funzionamento si basa sul principio di ionizzazione dell’aria: all’interno della torre due elettrodi generano campi elettrostatici che attraggono e trattengono le polveri sottili e le particelle di carbonio, immagazzinandole in un serbatoio e isolandole, quindi, dal flusso d’aria in entrata.
Con riferimento alle polveri sottili, quelle più pericolose per l’uomo (e trattenute dalla torre) sono le PM10, aventi diametro medio inferiore a 10 micron, e le PM2,5, con diametro medio inferiore a 2,5 micron. Tali particelle sono facilmente inalabili, e a seconda del diametro, esse riescono a raggiungere i polmoni e perfino le pareti alveolari causando serie infiammazioni dell’apparato respiratorio, oltre a danneggiare il sistema cardiovascolare.
Una volta purificata l’aria dell’anidride carbonica e delle polveri, questa viene reimmessa in atmosfera, mentre le particelle catturate vengono sottoposte a compressione per circa mezz’ora, fino ad ottenere dei cubi di resina successivamente incastonati in gioielli, in particolare anelli e bracciali.
Il costo di ogni gioiello si aggira intorno ai 250€ e il ricavato sarà impiegato per la realizzazione di nuove torri.
La torre è in grado di purificare 30mila metri cubi d’aria all’ora, e per ogni 30 watt di energia impiegata, ed è un dispositivo a basso consumo energetico in quanto funziona esclusivamente con energia eolica.
Il primo prototipo è stato installato nel 2015 in un parco di Rotterdam, una delle città mondiali che presenta i più elevati livelli di inquinamento, con l’obiettivo di ridurre entro il 2025 le emissioni di inquinanti del 50%.
La Smog Free Tower non ha impiegato molto tempo per varcare i confini dell’Olanda e nel mese di settembre dello scorso anno è stata acquistata dal comune di Pechino, anch’essa una delle città maggiormente inquinate del pianeta, dove le concentrazioni di particolato PM2,5, durante l’anno 2015, hanno raggiunto valori inaccettabili per ben 19 volte.
La torre mangia-smog, oltre ad essere stata ideata con lo scopo di fornire una soluzione semplice ed efficace al problema dell’inquinamento, in realtà, come ha affermato il suo ideatore, “offre anche un’esperienza sensoriale di un potenziale futuro con aria più pulita”.
Ci si aspetta ora che la torre mangia-smog faccia presto la sua comparsa in altre città e che i governi si impegnino a offrire il loro contributo per la realizzazione di nuove tecnologie a sostegno dell’ambiente, nell’ottica dello sviluppo sostenibile e dell’eco-compatibilità.