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Avreste mai immaginato di scrivere utilizzando lo smog prodotto dalle automobili? Ciò è possibile grazie all’invenzione di un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, una delle più celebri università di ricerca nel mondo.
Le emissioni gassose delle automobili, si sa, rappresentano una delle principali cause dello smog atmosferico. Sebbene un’ampia percentuale dei gas di scarico dei veicoli sia rappresentata da prodotti “innocui” come acqua, ossigeno e azoto, circa il 12% è costituito da anidride carbonica, principale responsabile dell’effetto serra, mentre una piccola parte che va dallo 0,2% (per i motori a benzina) all’1,1% (per i motori diesel) è composta da sostanze nocive per l’ambiente e la salute umana. Tale percentuale può sembrare minima, eppure non è trascurabile: infatti se si considera che in una grande città vengono emessi circa 500 milioni di m3 di gas di scarico al giorno, significa che in un giorno vengono prodotti da 1 a 5,5 milioni mi m3 di sostanze tossiche.
Vediamo nello specifico quali sono i principali componenti tossici emessi da un tubo di scarico di un’auto.
Monossido di carbonio (CO): gas incolore e inodore, ottenuto dalla combustione incompleta del carbonio presente nel carburante. Tale gas, se presente in atmosfera a forte concentrazione, in caso di inalazione, può causare morte per soffocamento in pochi minuti.
Idrocarburi incombusti (HC): questi gas sono i principali costituenti del petrolio, nel gas metano e nel carbone. Alcuni composti a base di idrocarburi incombusti, come il benzene sono caratterizzati da elevata cancerogenità.
Ossidi di azoto (NOx): tali composti, reagendo con l’acqua (anche in stato vapore), formano acidi irritanti per le mucose delle vie aree provocando seri danni all’apparato respiratorio.
Particolato: le polveri sottili generate nel processo di combustione e portate in sospensione dai gas di scarico, possono essere inalate causando problemi più o meno gravi all’apparato respiratorio e cardio-vascolare, a seconda del diametro.
A causa della loro estrema pericolosità, risulta, dunque, necessario neutralizzare la tossicità di tali sostanze, riducendone la concentrazione a valori accettabili.
Il progetto elaborato dai ricercatori del MIT consente non solo di depurare le emissioni veicolari dai componenti nocivi, ma anche di utilizzarle per produrre Air Ink, un inchiostro a base di smog. Tale inchiostro si presenta come una sostanza scura, ricavata dall’addensamento dei gas di scarico veicolari purificati ricchi di pigmenti di carbone.
Il dispositivo che viene utilizzato è denominato Kaalink: esso viene agganciato al tubo di scappamento per catturare i gas in uscita. Successivamente il nerofumo incamerato viene filtrato e sottoposto a specifici trattamenti, volti alla rimozione di metalli pesanti e sostanze cancerogene, con la produzione di inchiostri di alta qualità, impermeabili e soprattutto non tossici. I ricercatori spiegano che per ricaricare una cartuccia di una penna di 30 ml con questo tipo di inchiostro occorrono 45 minuti di emissioni prodotte da un’auto.
I vantaggi di ricavare inchiostro dallo smog sono sicuramente di tipo economico, dal momento che non è necessario impiegare prodotti chimici ex novo per la produzione, ma anche di tipo ecologico. Infatti gli inchiostri più economici a base di nero di carbonio (classificato, tra l’altro, tossico e probabilmente cancerogeno dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), vengono realizzati attraverso la deliberata combustione di prodotti petroliferi pesanti; invece con Kaalink si impiega il nerofumo già emesso dai veicoli, evitando ulteriori combustioni dannose per l’ambiente.
Sebbene l’inchiostro non sia ancora disponibile sul mercato, il progetto è approdato su Kickstarter, un sito web che si occupa di raccogliere finanziamenti per invenzioni creative che non sono state ancora completamente sviluppate. Per chi fosse interessato a offrire il proprio contributo per il finanziamento del progetto, su Kickstarter è possibile prenotare una “penna con la fuliggine nella cartuccia” a un prezzo di 25 dollari.