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La mania degli assistenti virtuali sembra non volersi fermare più. Tutti i più importanti colossi della comunicazione e non solo, infatti, hanno dato vita a una loro personalissima IA in modo da facilitare e guidare l’utilizzo dei propri dispositivi da parte dell’utenza.
Dopo Siri, Alexa, Cortana e Bixby si prepara a fare il suo ingresso in scena anche Djingo l’assistente virtuale degli operatori telefonici Orange e Deutsche Telekom.
Probabilmente, tramite questa precisa mossa di mercato, i due operatori sperano di fornire all’utenza uno strumento aggiuntivo che possa permettere loro di migliorare la propria esperienza e che possa rappresentare un motivo in più per usufruire dei propri servizi.
L’annuncio ufficiale
L’annuncio ufficiale della prossima comparsa di Djingo nel mondo degli assistenti virtuali è avvenuta, nello specifico, in un evento dedicato tenutosi a Parigi al quale sono giunti, per assistere alla presentazione, numerosi esperti e appassionati del settore.
In particolare, Stephane Richard, CEO di Orange ha dichiarato: “Djingo è un erudito: dentro ci abbiamo messo tutte le nostre conoscenze di intelligenza artificiale ed aritmetica”.
Tuttavia, nonostante l’assistente virtuale sia stato annunciato in via del tutto ufficiale, non si conoscono ancora i dettagli legati, in particolar modo, alla data di uscita e alle caratteristiche tecniche che presenterà.
Volendo fare una stima approssimativa, bisogna considerare che Djingo, almeno per il momento, è stato presentano in una fase ancora di sviluppo che necessita, senza alcun dubbio, ancora di molto lavoro prima di giungere alla versione definitiva.
Proprio per questo si può tranquillamente affermare che, prima che gli utenti Orange possano utilizzarlo al meglio, passerà ancora qualche mese.
Naturalmente i team di sviluppo sono al lavoro con il nuovo prototipo in modo da andare ad ottimizzare quegli aspetti che ancora necessitano di evidenti miglioramenti.
Funzionalità e caratteristiche
Nonostante, come appena ribadito, Djingo si trovi in una forma ancora non definitiva è possibile già cercare di comprendere quali saranno le principali caratteristiche e funzionalità che proporrà all’utenza.
In particolare, in fase di presentazione, Stephane Richard ha mostrato un prototipo dell’assistente contenuto in un piccolissimo speaker circolare che si tiene perfettamente nel palmo della mano.
Il CEO di Orange, nello specifico, ha avviato la riproduzione della musica e pubblicato un tweet in maniera istantanea.
Ciò che si può dedurre da queste poche informazioni è che Djingo, in base a quanto visto, somiglierà molto per caratteristiche a Google Home.
In più riguardo proprio l’utilizzo pratico dell’assistente, Richard ha dichiarato: “Gli utenti possono risvegliarlo con il comando ‘Ok Djingo’, parlando ad uno speaker o al telecomando di una smart tv; inoltre è possibile digitare il comando da un’app per smartphone”.
Il nuovo assistente Orange, pertanto, oltre ad essere facilmente attivabile con un semplice comando, non sarà probabilmente disponibile solo ed esclusivamente su smartphone ma cercherà di farsi strada anche tra numerosi altri dispositivi intelligenti come smart tv e device di ogni genere.
Grazie a queste peculiarità, esso sarà in grado di comprendere un linguaggio fluido e quanto più colloquiale possibile e potrà offrire informazioni sul meteo, consigliare un luogo specifico, mandare SMS e eseguire acquisti online.
Le possibilità di utilizzo, insomma, sono davvero ampie e rendono l’uscita di questo nuovo assistente virtuale decisamente molto interessante ed attesa.
Progetto Livebutton
La partnership tra Orange e Dutsche Telekom, però, non si è limitata solo a Djingo per quanto riguarda il settore dell’intelligenza artificiale.
Gli sviluppatori dei due operatori telefonici, infatti, sarebbero al lavoro anche per un altro progetto denominato Livebutton.
In particolare si tratta di un pulsante artificiale somigliante per certi versi ad Amazon Dash il quale sarà in grado di compiere fino a ben 4 diverse operazioni contemporaneamente.
Un progetto sicuramente molto ambizioso che dimostra, però, la volontà di affermarsi in questo settore (IA) anche da parte di nuove realtà al di fuori dei grandi colossi che, da sempre, ci hanno abituati a prodotti di questo genere.