Sono sempre più numerose le notizie relative ai danni psicologici e fisici che l’utilizzo eccessivo (e non solo) dello smartphone causerebbe alla salute umana.
Anni di studi e di ricerche hanno cercato in modo incontrovertibile di stabilire un nesso tra l’utilizzo di smartphone e di dispositivi mobile e possibili danni causati alla salute degli esseri umani. La corrispondenza tra smartphone e tumori è stata analizzata in tantissimi studi, ma non si è mai giunti fino ad oggi a una conclusione certa sul tema. I big player del settore tecnologico hanno dimostrato totale disinteresse sul tema non entrando mai nel merito reale del tema. Le cose, però, stanno cambiando, proprio grazie all’Italia.
È di soli pochi giorni fa la notizia relativa alla class action tutta italiana perpetrata da Codacons ai danni di INAIL e dei grandi produttori di smartphone, Samsung ed Apple in particolare. La class action è aperta a tutti i possessori di smartphone e mira a portare alla luce, per l’ennesima volta dopo le sentenze dei tribunali di Ivrea e Firenze, i danni fisici riscontrati da cittadini italiani a causa dell’utilizzo eccessivo dello smartphone. La volontà è quella di promuovere un’azione risarcitoria collettiva in favore di tutti coloro che, semplicemente, possiedono un telefono cellulare per via delle mancate informazioni rese dai produttori circa i rischi a cui ci si espone dal punto di vista della salute.
La tecnologia mette in connessione tutto il mondo e permette di usufruire di servizi molto utili e impensabili fino a qualche anno fa. Un uso smisurato della stessa, però, può incidere sulla qualità del sonno, generare stati di ansia e causare, addirittura, tumori.
Il riverbero della luce dello smartphone, infatti, è un affaticamento per gli occhi inoltre è uno stimolo costante che non permette al cervello di rilassarsi. La digital detox è pertanto un must a cui sottoporsi per la propria salute fisica e mentale.
Abbiamo preparato per te qualche consiglio in merito:
- Impara a spegnere lo smartphone
La connessione va dosata nel corso della giornata e, per riposare bene, è necessario spegnere il dispositivo durante le ore notturne.
- Il risveglio
L’abitudine di guardare lo smartphone prima ancora di alzarsi dal letto è sbagliata: la nostra mente viene catapultata nell’ansia del controllo di e-mail, chat e social network con i relativi stress psicologici. La giornata deve iniziare in modo tranquillo e graduale: stiracchiatevi nel letto, alzatevi, aprite le finestre, concedetevi un bel caffè, godetevi la routine dei preparativi e, solo in quel momento, accendete lo smartphone.
- Dedicate la sera alla vostra famiglia o a voi stessi
Un’altra buona abitudine è quella di non dedicare troppo tempo al cellulare la sera: per un sonno di qualità bisognerebbe limitarne l’uso e chiudere il dispositivo almeno un’ora prima di coricarsi.
In generale, gli effetti negativi dell’utilizzo smodato dello smartphone colpiscono soprattutto i più giovani. La nomofobia, nome attraverso cui viene definito il timore ossessivo di non essere raggiungibili al cellulare, colpisce per lo più giovani tra i 18 e 25 anni. Chi ne è colpito può arrivare a sperimentare veri e propri attacchi di panico, con tanto di vertigini, tremore, mancanza di respiro e tachicardia in caso di assenza di rete mobile o di cellulare fuori uso.
Secondo l’ente di ricerca britannico Yougov, più di 6 ragazzi su 10 tra i 18 e i 29 anni vanno a letto in compagnia dello smartphone, e oltre la metà degli utenti di telefonia mobile (53%) tendono a manifestare stati d’ansia quando rimangono a corto di batteria, di credito o senza copertura di rete.
È giunta l’ora di mettersi ai ripari per la propria salute, la propria lucidità mentale e la propria serenità.