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Una delle invenzioni tecnologiche più importanti dell’ultimo decennio è sicuramente la stampante 3D, sempre più presente nei laboratori delle università per aiutare le attività di ricerca, negli ospedali per ricreare organi umani e nelle aziende più avanzate per costruire rapidamente specifiche componenti. A breve anche l’uso domestico non sarà più fantasia, per gli usi più disparati. Osservando come queste stampanti vengono usate nelle realtà più avanzate, si può percepire un’estrema potenzialità per il futuro. La domanda che si pone in questo articolo però è: siamo davvero sicuri di sapere cosa ci riserverà questo congegno nei prossimi anni? Sebbene alcuni usi sono facilmente immaginabili, molti sono incredibili e inaspettati.
Tra gli utilizzi più recenti e stravaganti di queste stampanti 3D c’è quello che viene da Amos Dudley, un giovane studente dell’Istituto Tecnologico del New Jersey: il ragazzo non ha mai indossato un apparecchio per i denti durante le scuole medie e si è trovato così con i denti storti per tutta la sua adolescenza; normalmente avrebbe dovuto spendere migliaia di dollari per curarsi, invece ha scelto di curarsi in modo “fai da te” fabbricandosi una apposita dentiera di supporto in plastica proprio con una stampante 3D, spendendo solamente 60$ per i materiali di stampa. Ovviamente il ragazzo ha dovuto studiare la morfologia dei denti umani e modellarne uno via computer, ma affrontando i rischi e con un po’ di fortuna è riuscito ad ottenere un nuovo e migliore sorriso.
E se si potesse stampare anche il cibo? Nella Sugar Lab di Los Angeles è già così: la fabbrica si serve del comune zucchero per stampare dolcissimi disegni sui loro biscotti. La stampante 3D Foodini invece in un certo senso è l’evoluzione del Bimby di Vorwerk: inserendo materie prime come carne, verdure, salse e spezie, riesce a creare pizze perfettamente tonde, crocchette di pollo, ravioli e piatti di tanti altri tipi.
Non tutti gli usi di questa splendida invenzione però è per scopi puramente benefici. Un laureato in legge del Texas, Cody Wilson, ha progettato (e stampato) un modello personalizzato di mitragliatrice, funzionante a tutti gli effetti. Dopo il suo annuncio, l’uomo ha pubblicato i piani per la stampa tramite il suo blog, avviando il suo piano di “difesa distribuita” dando a chiunque la possibilità di armarsi. La Liberator (così chiamata dal suo creatore) è totalmente in plastica ma in grado di sparare proiettili letali come una comune arma da fuoco.
Di stampanti 3D ce ne sono di decine di tipi e a volte sono esse stesse ad essere vittime della follia umana: un certo Saul ha postato sul noto sito web Instructables la guida su come fare una stampante di cioccolata con i LEGO, unendo questi due fantastici mondi amati da buona parte dell’umanità. Le istruzioni per costruirla sono molto semplici, i materiali richiesti piuttosto comuni e alla portata di tutti (un imbuto per il cioccolato, un riscaldatore per renderla liquida, altre semplici componenti e ovviamente dei lego).
Andre Rudenko, invece, ha stampato un vero e proprio castello che ha piazzato nel suo cortile di casa in Minnesota. Insomma, realizzare i sogni dei bambini che desiderano essere padroni di case e castelli da favola in quest’epoca è estremamente facile ed economico. Gli stessi bambini possono essere i creatori di nuove opere d’arte: con delle stampanti 3D, anche di modello economico, si possono creare delle vere e proprie sculture dai disegni scarabocchiati fatti dai più piccoli, realizzando di fatto una vera e propria collezione.
Avreste mai immaginato che anche la NASA si servirà di una stampante 3D per la prossima missione su Marte? In modo simile a come già funzionano nell’edilizia ordinaria terrestre, questo avanzatissimo modello spaziale sarà in grado di costruire edifici con una superficie di 167 m2 in poco più di 13 ore!
Con questa tecnologia del futuro non solo si possono creare abiti, organi umani o animali, strumenti e attrezzi vari, ma praticamente tutto ciò che idea la fantasia umana: che abbia inizio l’era dell’immaginazione!