Apple Pay è disponibile in Italia

Da qualche giorno è disponibile in Italia Apple Pay, il sistema di pagamento contactless della casa di Cupertino. Sono passati oltre due anni dall’introduzione di Apple Pay negli Stati Uniti e finalmente il sistema di pagamento sbarca in Italia. Abbiamo cercato di capire per voi cos’è, come si configura e dove funziona l’innovativo sistema di pagamenti.

Come funziona

Apple Pay permette di pagare semplicemente avvicinando il dispositivo Apple abilitato ai POS contactless o navigando su app e siti che supportano il servizio navigando da iPhone, iPad e Mac. Per utilizzare Apple Pay non è necessario passare il dispositivo sul POS: è sufficiente, infatti, puntare il device verso il POS fino ad una distanza di 10 metri. I limiti della transazione sono quelli regolati dal rapporto tra cliente e la banca e sono, pertanto, i medesime delle transazioni normali con quella specifica carta.

Come attivarlo

Per impostare Apple Pay è necessario aprire l’app Wallet e memorizzare le informazioni della carta dei credito e dei bancomat che si desidera utilizzare. Sul’app Wallet è possibile memorizzare fino a 8 carte diverse. Una volta inseriti i dati, la banca invia un codice di verifica via email o SMS per confermare l’attivazione. La carta può essere ora utilizzata normalmente per i pagamenti. La stessa carta può essere utilizzata su account diversi presenti su dispositivi differenti. In questo caso, entrambi gli account Apple Pay visualizzeranno lo storico della transazioni della medesima carta abilitata.

Dove utilizzarlo

In Italia il sistema di pagamento Apple Pay è presente in oltre il 50% dei punti vendita. I negozi in cui è possibile utilizzare Apple Pay sono: Auchan, Autogrill, Carrefour, Eataly, Esselunga, Eurospin, H&M, Ikea, La Gardenia, Leroy Merlin, Lidl, Limoni, McDonald’s, Mediaworld, Mondadori Store, Ovs, La Rinascente, Sephora, Simply e UniEuro, oltre a bar, ristoranti e migliaia di altri esercizi abilitati a questo tipo di pagamento.

Sicurezza

Apple Pay è un sistema di pagamento estremamente sicuro grazie alla generazione di un numero di carta virtuale univoco associato, non all’account, ma al singolo dispositivo. Ogni volta che si ripristina il dispositivo o si cambia device il numero di carta viene sospeso e ne viene generato uno nuovo. Il numero della carta originale non viene mai usato, vengono usati solo i numeri virtuali insieme ad un ID di transazione. Inoltre, tutti i terminali POS sono distribuiti dalle banche con un preciso identificativo del titolare che lo ha noleggiato. In caso di fronde, quindi, è molto facile risalire all’autore della stessa.

Commissioni Apple

Le notizie relative alla percentuale di commissione intascata da Apple non sono ufficiali. Ciò che è noto è che esista una commissione variabile che può arrivare fino al 2% su singola transazione.  Apple, che ha stretto accordi con le banche, si prende una fetta di questa commissione, il cui valore preciso dipende dalle contrattazioni private tra le singole banche e l’azienda di Cupertino.

Processing of mobile payments illustration

Dispositivi Apple abilitati

I dispositivi Apple abilitati all’utilizzo di Apple Pay sono tutti i più recenti:

  • iPhone dal 6 in poi
  • iPad Air 2 e successivi
  • iPad mini 3 e successivi
  • Apple Watch
  • MacBook 2012 e successivi.

Carte supportate

Al momento le carte supportate sono: VISA, Mastercard, V Pay, Maestro del circuito Unicredit, Carrefour Banca e Boon, un servizio di carte prepagate virtuali. Nel corso dell’anno, inoltre,  saranno disponibili anche Widiba, American Express, Banca Mediolanum, Fineco, la banca per smartphone N26, Hype di Banca Sella CartaBBC e ExpendiaSmart.

Forse vi chiederete come mai come mai Apple Pay non utilizzi per i pagamenti la carta di credito registrata sul profilo iTunes. Ebbene, la spiegazione è immediata: le transazioni su iTunes avvengono attraverso connettività internet, mentre Apple Pay deve poter funzionare anche dove non c’è copertura, offline, con linea telefonica.

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