Musica, social network, giochi, foto, telefonate, streaming. Sono davvero molti i tipi di applicazioni che si possono installare sui nostri amati smartphone, tenuti in tasca e in mano per ore ogni giorno. Tra le nuove invenzioni è arrivata Binky, un’app che ha tutto quello che un utente vuole: ha i post, i like, i commenti e la timeline di eventi tipica di Twitter, Facebook e Instagram. Basta aprirla per iniziare a scorrere le foto di persone, cibi, scarpe e luoghi fantastici, proprio come un normalissimo social network. Cosa c’è di così particolare quindi? Ebbene tutto ciò che si vede in questa applicazione è finto! Binky infatti è un social network senza persone, dove tutti i contenuti sono falsi e i feedback inviati (like, commenti e following) scompaiono nel vuoto totale. Anche se può sembrare folle in un primo momento, questa app può essere proprio ciò di cui abbiamo bisogno.
Su Binky tutto è ammesso: si possono mettere like ai post toccando una stella che scaturisce una favolosa esplosione, si possono fare “re-bink” proprio come i retweet, addirittura si possono segnalare i post sgraditi e giudicare tutto in ogni modo. L’app quindi è difficilmente distinguibile dai reali social network e rappresenta l’essenza di quello che rappresentano oggi gli smartphone. In un certo senso lo smartphone non è altro che la sigaretta del 21° secolo: una fonte ossessiva di attenzioni che, proprio come il fumo, portano le persone in una dipendenza condivisa. La nostra fame di contenuti digitali è così grande che non ci importa di pensare al loro significato.
Questo concetto Binky sembra averlo capito molto bene: ogni post è un’immagine messa lì senza scopo, presa casualmente e generata all’infinito. Mettere un like non serve a niente, così come segnalare o re-binkare. I commenti sono la parte migliore dell’app: appena si inserisce una sola lettera dalla tastiera ecco che appare subito una parola completa, ogni tocco rivela una parola di un commento generato in precedenza; parole, tags ed emoji continuano ad apparire finché non si smette di scrivere. È un sistema che genera frasi casuali ma prive della volontà dell’utente, a cui però fondamentalmente non importa neppure.
Qualcuno può pensare che navigare su questo finto social network è meno divertente o interessante rispetto a quelli classici (e veri), ma in realtà potrebbe risultare addirittura più soddisfacente. Le ragioni sono molte e abbastanza intuitive. Prima di tutto gli utenti possono sentirsi liberi di esprimere il loro disgusto o apprezzamento di un post senza pensare alle ovvie conseguenze nella vita reale. Inoltre dal momento in cui non c’è un vero e proprio contatto con altre persone reali, non nasce l’esigenza di creare post e ricevere follower e like, evitandone la tipica ossessione. Il creatore di Binky, Dan Kurtz, ha spiegato che l’idea di inventare questa applicazione gli è venuta leggendo gli ultimi update di Facebook e Twitter.
Secondo Dan nessun utente vuole seguire post e contenuti seri e che richiedono uno sforzo intellettuale (come quando si fanno denunce sociali, lamentele e liti), “ma sentono tutti il bisogno di guardare lo schermo del telefono e immergersi in tanti mondi diversi”. Le persone infatti non cercano dei contenuti reali a cui doversi impegnare, ma vogliono semplicemente scorrere all’infinito la timeline alla ricerca di qualche immagine che possa suscitargli interesse.
Anche dal punto di vista della privacy Binky risulta vincitore. Mentre i principali social collezionano sempre più dati sulle identità dei loro utenti e conoscendo praticamente tutto su di loro, Binky butta tutti gli input dati nel nulla, lasciando agli utenti solamente il divertimento di ammirare nuovi contenuti, all’infinito. Insomma, mentre da un lato si cerca di combattere l’ossessione dagli smartphone con nuovi giochi come il fidget spinner, dall’altra parte nascono applicazioni del genere che si basano proprio su questa dipendenza tecnologica. Al momento l’applicazione è disponibile solamente sui sistemi iOS Apple (iPhone, iPad), ma prossimamente è in arrivo anche una versione per Android.