L’idea di avere una connessione ad internet via satellite che sostituisse quella tradizionale via cavo è stata già pensata alcuni anni fa. Questo sogno ha fatto fantasticare soprattutto le menti di 3 compagnie molto influenti nei propri settori: parliamo rispettivamente di Facebook, Space X e Google. A quanto pare però un ex dipendente di quest’ultimo gruppo ha già superato i “big 3”, ottenendo prima di tutti loro i permessi ufficiali per installare la prima connessione internet ad alta velocità tramite satellite. Il progetto per ora riguarderà solamente gli Stati Uniti, i quali si ritroveranno ad avere un servizio internet disponibile praticamente ovunque, incluse le aree rurali in cui ancora oggi fatica ad arrivare la tradizionale connessione via cavo.
L’ex dipendente Google è Greg Wyler, fondatore di O3b Networks e OneWeb. L’ingegnere ha già avuto esperienze passate anche nell’installazione di satelliti in grado di fornire copertura telefonica nelle aree rurali del Ruanda, nell’Africa Orientale. Da sempre è anche attivo in diverse iniziative che riguardano l’accesso ad internet libero per tutti.
Il nuovo network di Wyler è composto da ben 720 satelliti che orbitano attorno al nostro pianeta a circa 1200km di altitudine. Lo sviluppo è quasi pronto e il lancio di questi dispositivi è previsto per il prossimo anno, mentre l’attivazione del servizio effettivo dovrebbe avvenire nel 2019. La scorsa settimana la commissione federale ha concesso a OneWeb il permesso di lancio dei satelliti e di utilizzare le onde radio dallo spazio per irradiare il nostro pianeta con internet.
Internet via satellite è già disponibile, ma attualmente risulta troppo lenta, costosa e con scarsa copertura. Per guardare un episodio su Netflix, ad esempio, un utente dovrebbe spendere più di 100€ al giorno! Di fatto questo tipo di connessione è usato solo dagli operatori di soccorso, ossia in casi estremi. Al contrario, i servizi internet satellitari di nuova generazione promettono di ridurre la lag grazie ai satelliti posti più vicini alla Terra. In questo modo infatti le onde impiegheranno meno tempo a viaggiare dalla sorgente (il satellite) alla destinazione (la superficie terrestre).
Non è detto che OneWeb sia l’ultima compagnia ad ottenere il permesso di lancio dal governo federale. L’FCC infatti ha già dichiarato di voler supportare progetti innovativi di questo tipo anche se di altre compagnie. Il presidente della commissione, Ajit V. Pai, ha dichiarato infatti: “ci piacerebbe che fra qualche anno gli americani possano usare la rete anche quando si trovano in cielo”.
Ciò che impressiona più di tutto però è che il servizio internet progettato da Wyler ed il suo team ha una velocità di navigazione incredibile. La compagnia ha dichiarato che è in grado di fornire una banda pari a 1gbps, ovvero la stessa velocità raggiunta dalla Google Fiber. Per quanto riguarda i fenomeni di lag, risulterebbero addirittura minori della concorrenza. Questo servizio così performante si può ottenere solamente con un gran numero di satelliti, per questo OneWeb nel suo piano ha previsto di farne orbitare centinaia (come già detto sono ben 720).
Il piano più ambizioso però viene da Space X: l’agenzia aerospaziale privata, dopo i continui successi che sta ottenendo con i nuovi metodi per lanciare razzi nello spazio, prevede di installare ben 4’400 satelliti a bassa orbita. Lo scopo è lo stesso della OneWeb, ovvero avviare un servizio di internet providing dallo spazio. La commissione federale non ha ancora concesso i permessi, ma stando alle loro dichiarazioni è molto probabile che anche Space X presto avrà la possibilità di iniziare il suo nuovo progetto.
La tecnologia è in continua evoluzione e genera continuamente nuovi mercati e ambienti di business: proprio quando pensavamo che la connessione ad internet avesse raggiunto il top grazie alla tecnologia della fibra ottica, ecco che nuove idee creano enormi potenzialità e generano nuove competizioni. Chi sarà il vincitore questa volta? La nuova sfida è iniziata!