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Pronte a migliorare la qualità della nostra vita. Anche la tecnologia degli smartphone continua a progredire e, dopo le batterie ricaricabili a energia solare ed energia cinetica, ne è arrivata una capace di ricaricarsi con l’aria! A quanto pare l’idea funziona e il telefono riesce anche ad effettuare telefonate, anche se la qualità audio è piuttosto scadente.
Un’invenzione tutta americana
L’invenzione arriva dall’Università di Washington, che di fatto ha sviluppato il primo telefono che non ha bisogno di batteria. “Abbiamo costruito quello che crediamo sia il primo telefono cellulare che non consuma energia, o quasi”, dichiara il co-direttore della ricerca Shyam Gollakota, professore associato della Paul G. Allen School of Computer Science & Engineering dell’Università di Washington. L’articolo originale è stato pubblicato nel blog ufficiale dell’Università. Per riuscire in questa impresa il team americano ha dovuto rielaborare l’idea stessa di un telefono, iniziando dal principio: le leggi della fisica. Solamente in questo modo è stato possibile inventare un nuovo tipo di telefono, che è in grado di consumare poca o nessuna energia.
Come funziona
Il risparmio energetico più grande si è avuto togliendo il tradizionale convertitore di segnale audio da analogico in digitale presente in tutti i comuni telefoni. Al suo posto il “telefono senza batteria” sfrutta semplicemente le piccole vibrazioni che si manifestano durante una normale telefonata dal microfono e dell’altoparlante. Ovviamente per riuscire a sfruttare questo sistema sono state installate opportune antenne e circuiti particolari. Come risultato finale il telefono riesce ad effettuare telefonate, ma non è possibile inviare e ricevere suoni contemporaneamente. L’utilizzatore di questo telefono infatti deve tenere premuto un bottone per ricevere suoni e un altro per inviarli. In effetti l’invenzione è più vicina ad un walkie talkie che ad un cellulare.
Ma quindi come fa questo dispositivo a funzionare senza batteria? In pratica si procura energia dai segnali radio inviati da una speciale stazione base. Un piccolo pannello solare installato su una facciata fa da supporto energetico. I ricercatori affermano che il segnale della stazione radio può essere emulato presso qualsiasi antenna o ripetitore, probabilmente anche tramite router wifi. Se questi metodi risulteranno efficaci significa che potremo avere conversazioni telefoniche senza preoccuparci dello stato della nostra batteria.
Tra dubbi e certezze
C’è da dire che le telefonate stanno diventando sempre più rare e che al loro posto si usano servizi di chat come Facebook e Whatsapp, nonché chiamate VoIP come nel caso di Skype. La ricerca del team di Washington quindi può sembrare poco entusiasmante e non utile, ma il risultato di prendere energia da onde radio e poter chiamare senza l’ausilio di batteria resta ed è stupefacente.
Esistono molti altri congegni che funzionano sfruttando la stessa tecnica di questi telefoni, soprattutto quelli che funzionano ad intermittenza. I sensori di temperatura e gli accelerometri ne sono un esempio: entrano in modalità di reading quando stimolati con le onde giuste e poi vanno in standby per un paio di minuti, finché non accumulano abbastanza energia per funzionare ancora.
Per ora il team di ricerca vuole concentrarsi sull’aumentare il range entro cui il sistema è funzionante e cercare di criptare le conversazioni in modo da essere più sicure. In seguito si proveranno ad avviare video in streaming su telefoni (e display) rigorosamente senza batteria.
Non è da escludersi l’idea che questa tecnologia di sfruttare l’energia delle onde radio si possa applicare anche in altri campi. Ad esempio questa invenzione si potrebbe sfruttare proprio per ricaricare le batterie degli smartphone, come annunciava la community di 4chan all’uscita del nuovo update iOS in una campagna di trolling nel lontano 2014.