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Quello di vedere il primo uomo su Marte è un sogno che accompagna un po’ tutti in quanto segnerebbe ufficialmente una nuova era per quanto riguarda l’esplorazione spaziale. Nel corso degli ultimi anni sono stati tantissimi gli studi ed i progetti avviati al fine di veder concretizzata questa idea anche se, ad oggi, il tutto sembra ancora essere lontano da un esito del tutto positivo.
In più, secondo quanto comunicato dalla NASA, quello dell’uomo sul Pianeta Rosso sarebbe un progetto decisamente fuori budget con delle spese davvero molto elevate.
Piani si ma budget scarso
Secondo quanto emerso dalle ultime dichiarazioni della NASA i piani per mandare effettivamente il primo uomo su Marte ci sono e presentano delle buone percentuali di successo in virtù dei tanti test svolti in questi ultimi anni.
Tuttavia, come dichiarato da William Gerstenmaier, ovvero l’amministratore associato per L’esplorazione Umana e dello Spazio dell’agenzia USA, il budget richiesto sarebbe effettivamente troppo elevato e renderebbe tale operazione attualmente impossibile. Nello specifico le sue parole durante un meeting dell’American Institute for Aeronautics and Austronautics tenutosi il 12 Luglio sono state: “Non posso stabilire una data per l’uomo su Marte e la motivazione è il budget che, anche se aumentato del 2% non consente di sviluppare i sistemi di superficie adatti al Pianeta Rosso. L’ingresso, la discesa e l’atterraggio su Marte rappresentano una vera sfida”.
Delle parole che, tutto sommato, rivelano dettagli dei quali fino a questo momento si era del tutto all’oscuro ma che forse era possibile intuire in virtù del fatto che, la navicella Orion e il sistema di lancio Space Launch System sono stati progetti decisamente molto costosi i quali a quanto pare hanno prosciugato i fondi per ulteriori progetti.
Risvolti futuri
Alla luce di quanto detto, e cioè che il budget della NASA non è sufficiente per mandare il primo uomo su Marte, ci si chiede naturalmente quali saranno i risvolti futuri e se un progetto del genere potrà mai essere effettivamente concretizzato.
Le prossime mosse dell’agenzia USA dipenderanno con ogni probabilità dai finanziamenti e dalla possibilità economica sulla quale essa potrà contare in futuro. Le voci più ottimistiche e, allo stesso tempo ambizione, hanno visto un possibile risvolto nell’alleanza tra la NASA e strutture private che mirano alla realizzazione dei medesimi progetti.
A quanto pare, infatti, anche Boeing, United Launch Alliance e Blue Origin stanno da tempo lavorando a progetti che potrebbero vedere l’uomo oltre i confini terrestri grazie a dispositivi di nuova generazione che permetterebbero un approccio totalmente diverso con questo tipo di viaggi.
Tuttavia non si conoscono ancora l’entità di tali lavori e a che punto effettivamente questi enti siano con la risoluzione del “problema” uomo su Marte. In ogni caso, in tutta questa vicenda, c’è da considerare anche il fatto che la collaborazione tra un’agenzia governativa come la NASA e degli enti privati è considerata come una sorta di tabù e di conseguenza non vista proprio di buon occhio. Al di là di questo entrerebbero in gioco anche interessi decisamente differenti e una spedizione a fini scientifici potrebbe rivelarsi una mossa di marketing dalle mille sfaccettature.
Proprio in virtù di quanto appena detto non si sa se e quando l’uomo riuscirà a mettere piede sul Pianeta Rosso e con quali modalità. I più ottimisti, in particolare Space X, hanno fissato come data possibile per lo sbarco il 2025 in quanto rappresenterebbe un lasso di tempo ideale per permettere alla NASA di sviluppare i giusti sistemi.
In ogni caso, ciò che è certo, è che un’impresa così mastodontica e importante come l’approdo su un nuovo Pianeta potrebbe dover prevedere una collaborazione tra più enti al fine di ottenere un obiettivo comune a tutta l’umanità.