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Non solo riconoscimenti vocali e facciali, una intera rivoluzione informatica arriva dalla Russia. La tecnologia di cui si parla è la “emotion-reading recognition”, ovvero il riconoscimento emotivo.
Se ciò che circola in rete risultasse vero, presto ricominceranno battaglie per la difesa della privacy e dei dati personali. Il protagonista di questa storia è NTechLab, fondatrice dell’app di riconoscimento facciale FindFace. L’applicazione venne già rilasciata lo scorso anno, generando un forte tumulto in tutta la Russia: tutti i profili di VKontakte (l’equivalente russo di Facebook) vennero tracciati e identificati dal software; alcune persone sfruttarono il software per identificare e molestare attori e attrici porno.
Una nuova feature
FindFace riceve e legge una foto, scannerizzandola e trasformandola in un vettore di 160 numeri che viene confrontato con il network della compagnia. Secondo NTechLab il software è in grado di associare un volto ad una persona in circa mezzo secondo, navigando in un database contenente miliardi di identità. Grazie a questo potente mezzo la compagnia dichiara di aver aiutato in più casi le forze di difesa del paese.
NTechLab come si può immaginare ha molto potere nel territorio russo. Nel 2015 ha battuto Google e l’Università di Pechino alla MegaFace Competition, con una precisione del 73%, un risultato epico. Il software ora è migliorato ancora di più, individuando correttamente il 93% di 10’000 soggetti contenuti in un database.
Adesso FindFace vuole spingersi ancora più in là con la sua nuova versione che, oltre ad identificare il volto, l’età e il genere, riconosce anche lo stato emotivo del soggetto. Come altre compagnie specializzate nel riconoscimento facciale, NTechLab usa un approccio di auto apprendimento del software di identificazione. “Abbiamo costruito un programma con funzionalità eccezionali e non lo abbiamo applicato solo alle facce e ai generi, ma anche alle emozioni. L’idea è che insegniamo al nostro sistema di laboratorio che cosa sono le emozioni. Il nostro algoritmo impara a capire il tipo di emozioni che il sistema vede in una foto, ed eventualmente lo correggiamo e ricalibriamo”, spiega il CEO di NTechLab, Mikhail Ivanov.
Il Grande Fratello è sempre vigile
Anche se i clienti della compagnia non sono noti, una impiegata ha dichiarato che anche il governo di Mosca ha un contratto con l’azienda. Secondo la ragazza lo scopo è identificare i criminali della città attraverso il sistema di 150’000 telecamere a circuito chiuso sparse per tutta la città. Se così fosse significa che ogni giorno i quasi 12 milioni di abitanti verrebbero continuamente monitorati ed identificati. Secondo altre voci invece la stessa tecnologia è stata usata durante la FIFA’s Confederation Cup di Giugno, per sorvegliare le tifoserie.
Il CEO Ivanov ha negato più volte queste dicerie, specificando che il software stesse aiutando il governo e i corpi di difesa cittadina in maniera meno diretta. Ad ogni modo le autorità russe usano una versione di FindFace diversa da quella pubblica, probabilmente con feature uniche e ancora più efficaci. Per questo motivo è difficile dubitare di queste dicerie, soprattutto quelle che riguardano la sorveglianza delle prossime partite dei mondiali 2018.
Del resto NTechLab collabora con la Russia, il Regno Unito, gli Stati Uniti, l’Australia, l’India e la Cina; in altre parole con i paesi più ricchi e popolati del mondo.
Non solo sorveglianza
Non mancano usi di FindFace più “socialmente accettabili”. Secondo Ivanov “puoi usare la tracciabilità delle emozioni per cogliere la soddisfazione dei clienti o dei tuoi impiegati di lavoro, capire meglio il comportamento di una persona durante un colloquio, catturare le emozioni di una folla durante un concerto”. E chi non si farebbe due risate a giocare ad una versione futuristica di “indovina chi”?
Il riconoscimento facciale è decisamente il prossimo futuro e le lotte per la violazione della privacy si faranno sempre più intense e combattute. Di sicuro al momento in Russia si è considerati sempre più dei sospetti criminali e meno dei cittadini.