I rapporti tra YouTube e Google sono sempre stati complicati. Tra litigi e controversie, i due grandi colossi hanno cercato più volte di far coincidere i propri interessi, cercando di offrire al pubblico servizi di prima qualità, in modo da ottenere i migliori risultati possibili. L’ultima decisione intrapresa dai due colossi del web riguarda la nascita di un nuovo servizio di streaming. L’annuncio viene direttamente dal dipartimento musicale di YouTube: Google Play Music e YouTube Red si fonderanno per dar luce a un nuovo servizio di streaming musicale.
Due voci della stessa medaglia
Voci di corridoio avevano già preannunciato questo evento, ma la conferma è arrivata dal noto sito web giornalistico statunitense The Verge. Secondo il sito Lyor Cohen avrebbe annunciato la fusione durante lo scorso New Music Seminar di New York. Nonostante non si fosse esplicitamente parlato anche di YouTube Music (che è un terzo servizio separato), è possibile che anche quest’ultimo venga disabilitato e combinato con le altre due piattaforme musicali.
Dall’altra parte Google non ha dato ancora confermato l’annuncio, ma ha spiegato che l’utenza sarà informata nel modo giusto al momento giusto. “La musica è molto importante per Google, stiamo valutando come portare insieme le nostre offerte musicali in modo da fornire il miglior prodotto (servizio) ai nostri utenti. Anche gli artisti e i music partners dovranno essere soddisfatti”, è ciò che si legge dal report ufficiale. “Per ora agli utenti non cambierà nulla, ci occuperemo di dare quante più notizie possibili quando il momento sarà opportuno”.
Red, Play, Music
YouTube Red, Google Play Music e YouTube Music sono tre piattaforme di streaming musicale simili, e confusamente collegate. YouTube Red ha un costo di abbonamento pari a 9.99€ al mese e offre una esperienza di YouTube senza annunci pubblicitari, nonché l’accesso a programmi targati Red originali ed esclusivi. In più con questo abbonamento si può accedere sia ai servizi di Google Play Music che a quelli di YouTube Music per ascolti offline o in background.
Google Play Music ha lo stesso costo di 9.99€ al mese ed è praticamente la controparte Google di Spotify, la diffusissima piattaforma di streaming musicale. Proprio come quest’ultimo programma, Play Music permette di creare playlist ed ascoltare musica in streaming, online oppure offline. La versione gratuita permette di ascoltare stazioni radio in cui sono presenti pubblicità (sotto forma di video e/o audio). Proprio come nel caso precedente, chi ha un abbonamento a Play Music può anche usufruire di YouTube Red.
Per YouTube Music invece il discorso è leggermente diverso. Il servizio non richiede abbonamenti, ma la musica (e i video musicali) è sostenuta da ads. YouTube Music inoltre è stato creato principalmente per gli smartphone Android. A differenza di Play Music, su YouTube Music non si trovano playlist ma solamente una accuratissima funzione “mix”, ovvero una lista di brani costruita in base alle ricerche e agli ascolti precedenti. Se si è già abbonati a YouTube Red, su Music non si vedranno pubblicità e si potranno ascoltare brani anche offline.
L’ordine è forza
Insomma, è chiaro che i tre servizi siano collegati tra loro. Il problema è che con la situazione attuale anche l’utente più perspicace e intelligente si ritroverebbe almeno un po’ confuso. Red, Play e Music sono tre piattaforme distinte e con interessanti potenzialità, ma fin ora non hanno avuto molto successo. La causa principale è stata proprio la confusione che si è venuta a generare tra i tre servizi.
Purtroppo i dettagli della fusione sono ancora sconosciuti. È possibile però che questa decisione porterà l’utenza a un servizio più chiaro e soddisfacente, a vantaggio delle due compagnie. Considerando che YouTube e Google stanno cercando di andare d’accordo il più possibile, non è da escludere l’ipotesi che questa nuova piattaforma possa battere la concorrenza di Spotify, Pandora e iTunes.