Da qualche giorno è uscito Hellblade: Senua’s Sacrifice un titolo della casa produttrice Ninja Theory che in poco tempo è già riuscito a far parlare di sé in maniera davvero positiva. In particolare il team di sviluppo che ha lavorato a questo gioco è costituito da sole 20 persone le quali sono riuscite però ad amalgamare in maniera davvero sorprendente e ben riuscita diversi temi non proprio semplici da trattare dando vita ad un vero e proprio capolavoro.
Il titolo non è assolutamente un tripla A (visto anche il prezzo €29,90) ma merita sicuramente di essere giocato in quanto davvero particolare e unico nel suo genere.
Trama
La trama di Hellblade si svolge tutta attorno al personaggio di Senua ragazza afflitta da problemi psichiatrici particolarmente importanti che la portano a sentire voci e a vedere cose che non sempre sono del tutto reali. Il suo scopo è ben chiaro: un viaggio agli inferi per salvare l’amato tragicamente scomparso qualche tempo prima.
Uno degli aspetti più interessanti di tutta questa vicenda è la continua presenza di queste “voci”, udibili naturalmente anche dal videogiocatore, le quali continuano a consigliare o sconsigliare azioni a Senua spesso in maniera del tutto contrastante.
Secondo quanto riferito da Ninja Theory per dare vita e rendere quanto più veritieri questi disturbi il team ha lavorato a stretto contatto con psicologi e malati al fine di comprendere fino in fondo quale sia la reale condizione di chi soffre di questo tipo di patologie.
Il risultato è incredibile e l’ansia, la frustrazione, la paura sono sentimenti che trapelano ad ogni scena in maniera del tutto coinvolgente e veritiera.
Grafica
Il comparto grafico di Hellblade si presenta in una doppia veste che premia alcuni aspetti in maniera del tutto positiva e ne boccia però altri considerati probabilmente marginali. La punta di diamante del titolo, da un punto di vista puramente grafico, è Senua la quale è resa in maniera pressoché perfetta. Al fine di rendere il personaggio quanto più realistico possibile il team si è servito di un’attrice in carne ed ossa che potesse riprodurre in maniera veritiera tutte le espressioni facciali e non solo del personaggio.
Se Senua rappresenta uno dei personaggi graficamente meglio realizzati degli ultimi anni c’è però anche da dire che numerosi elementi dello scenario sono un vero e proprio pugno nell’occhio per il videogiocatore. Si fa riferimento naturalmente a dettagli come l’acqua resa spesso in maniera davvero poco realistica ed altri piccoli particolari meno influenti.
Gameplay
Per quanto riguarda il gameplay di questo Hellblade possiamo tranquillamente affermare che il gioco, seppur definito action a tutti gli effetti, sia in realtà molto più “statico” di quello che vuole far credere.
Senua sarà guidata infatti attraverso percorsi abbastanza prestabiliti nei quali ci saranno diversi enigmi da risolvere e situazioni da sbrogliare.
Unica nota positiva per quanto riguarda il combattimento è la presenza delle “voci” le quali aiuteranno spesso il videogiocatore segnalandogli da che parte arrivano i nemici per evitare colpi o contrattaccare, un qualcosa sicuramente mai visto in altri titoli.
Voto finale
In conclusione, dopo un’attenta analisi, possiamo tranquillamente affermare che Hellblade presenti numerosi aspetti positivi quali:
- Trama interessante
- Temi profondi trattati in maniera egregia
- Personaggio graficamente perfetto
E qualche difetto quale:
- Combattimenti rari e ripetitivi
- Elementi di scenario non sempre resi bene
Proprio per questo in virtù di quanto detto, il voto finale è 8 in quanto questo titolo si propone come un’esperienza coinvolgente e totalmente particolare.
- Trama 9
- Grafica 8
- Gameplay 7