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Qual è il sogno di tutte le casalinghe disperate (e non solo)? Fare la spesa semplicemente attraverso un comando vocale e senza muoversi da casa.
Pare proprio che i desideri possano presto trasformarsi in realtà grazie a Google e Walmart.
L’azienda di Larry Page e Sergey Brin ha annunciato un accordo con Walmart, ovvero con la più grande catena di supermercati del Nord America, il più grande rivenditore al dettaglio del pianeta e infine l’azienda numero 1 della classifica Fortune 500 Global.
Cosa ha scatenato tutto questo fervore nel settore della grande distribuzione? L’acquisizione da parte di Amazon della catena di supermercati statunitensi Whole Foods. Nei giorni scorsi la società ha venduto obbligazioni per 16 miliardi di dollari, per finanziare sul mercato l’operazione Whole Foods: si tratta della quarta maggiore emissione aziendale negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno.
Per non perdere terreno rispetto al competitor e non rimanere tagliato fuori dal mercato digitale, Google ha prontamente annunciato un’alleanza strategica con Walmart.
Google e Walmart si apprestano così a combattere la guerra degli acquisti online contro Amazon, che a metà giugno ha allargato il suo raggio d’azione ai negozi tradizionali acquistando Whole Foods per 13,7 miliardi di dollari.
L’accordo al momento prevede la possibilità di acquistare beni attraverso Google Assistant e di riceverli con Google Express.
“Dalla fine di settembre lavoreremo con Google per offrire centinaia i migliaia di prodotti per lo shopping vocale attraverso Google Assistant – il più grande numero di prodotto attualmente offerto da un venditore su una piattaforma”, scrive in una nota ufficiale Marc Lore, presidente e amministratore delegato di Walmart ecommerce, il braccio operativo sul web del colosso dei supermercati.
Il progetto e l’obiettivo sono alquanto ambiziosi. Google e Walmart, infatti, mirano a scardinare il rito della spesa,attribuendo all’assistente vocale di Google l’onere di effettuare l’ordine. Nel corso del 2018, infatti, Walmart estenderà il sistema di shopping vocale all’interno dei 4.700 punti vendita presenti negli Stati Uniti: si potrà usare l’assistente vocale per fare ordini e ritirarli in negozio o per acquistare frutta e verdura fresche.
A tal proposito, Lore spiega: “Uno degli utilizzati primari dello shopping vocale sarà la capacità di creare un carrello della spesa con i prodotti quotidiani essenziali già acquistati”. Se i clienti collegheranno il profilo sul sito di Walmart a quello di Google Express, otterranno “consigli per gli acquisti altamente personalizzati basati sulle precedenti spese del cliente”, aggiunge il manager. “Il tuo assistente di Google ti permetterà di sapere che taglia e tipo di prodotto hai già ordinato su Walmart in passato, rendendo più semplice per te un nuovo acquisto del giusto prodotto”.
Lore dichiara, inoltre, che la scelta di una partnership con Google è giustificata dall’attività di Big G che concerne “investimenti significativi nella comprensione del linguaggio naturale e nell’intelligenza artificiale per arrivare a un’esperienza potenziata di shopping vocale”.
Il mercato del commercio fisico è quindi in subbuglio: l’entrata in gioco di Amazon rappresenta sicuramente una minaccia nell’ottica di potenziale riduzione dei fatturati, ma al contempo potrebbe portare notevoli vantaggi a tutto il comparto nell’ottica dell’avanzamento tecnologico.
Dal momento in cui la creatura di Jeff Bezos ha esteso i suoi tentacoli del commercio in internet alle catene di supermercati del mondo fisico, i grandi player del settore hanno capito di dover giocare in difesa nei servizi e-commerce. Il test di punti vendita senza personale e senza casse prima e l’acquisizione di Whole Foods poi hanno dimostrato che Amazon è pronta a sconfinare nel settore con carichi da novanta.
Chi vincerà lo scontro e, soprattutto, come cambierà volto, grazie alla tecnologia, il nostro tradizionale modo di fare la spesa?