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Sono lontani i tempi in cui USA e Russia si sfidavano a colpi di missioni spaziali per portare a casa più risultati e informazioni possibili. Ormai la “pace”, almeno da questo punto di vista, pare fatta.
Le agenzie spaziali di USA e Russia, infatti, stanno lavorando fianco a fianco per un progetto molto ambizioso che le vede impegnate nella creazione di una nuova stazione spaziale, la Deep Space Gateway, che orbiterà intorno alla Luna.
Collaborazione storica fra USA e Russia
Mentre George W Bush era desideroso di vedere gli esseri umani sulla luna entro il 2020, Barack Obama abbandonò il piano e si concentrò sui piani per visitare Marte, compresa una missione per testare la tecnologia necessaria catturando un masso dalla superficie di un asteroide e portandolo in orbita lunare.
Ora sembra che sia avvenuta un’inversione di marcia. Con l’amministrazione di Trump, le missioni che vedono come destinazione gli asteroidi sono diminuite: un eventuale equipaggio alla superficie lunare è tornato ancora una volta sul menu, tanto da far avvicinare le due superpotenze in un progetto congiunto.
La partnership siglata dalle due nazioni nel corso del 68esimo International Astronautical Congress di Adelaide, in Australia, rappresenta una collaborazione che possiamo tranquillamente definire storica. NASA e Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, hanno deciso di unire le forze, le tecnologie e le competenze reciproche per realizzare la Deep Space Gateway e per eventuali collaborazioni alle future esplorazioni extraterrestri.
La notizia è stata diffusa direttamente da Igor Komarov, il capo di Roscosmos, che durante l’International Astronautical Congress in Australia ha annunciato l’ambizioso progetto. Secondo quanto affermato da Komarov, i primi moduli potrebbero essere lanciati già nel 2024-2026. La nuova stazione spaziale dovrebbe rappresentare un punto di partenza per le prossime missioni su Marte.
Va precisato, in ogni caso, che la collaborazione sottoscritta da NASA e Roscosmos rappresenta un accordo preliminare che dovrà, quindi, essere ratificato a livello governativo.
A proposito dell’accordo da Russia e USA, Komarov dichiara, “Siamo d’accordo sul fatto che bisogna partecipare insieme al progetto di creazione di una nuova stazione lunare, la Deep Space Gateway”.
“Inizieremo con la costruzione della stazione orbitante, poi, una volta che le tecnologie saranno testate, potranno essere utilizzate sulla superficie della Luna e, più tardi, su Marte”, spiega Komarov.
Progetto esteso a più agenzie spaziali
Pare, inoltre, che Russia e USA non saranno le uniche nazioni coinvolte nel progetto di realizzazione della stazione spaziale Deep Space Gateway. Al progetto, infatti, potrebbero prendere parte anche Cina, India, Brasile e Sudafrica. Queste nazioni, infatti, hanno avuto una discussione preliminare sul loro contributo al progetto.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnologici e finanziari dei partecipanti al progetto bisognerà aspettare la fase successiva dei negoziati. “Abbiamo appena firmato una dichiarazione congiunta d’intenti per lavorare sulla stazione orbitante lunare: missioni su Luna e Marte saranno considerate in futuro. L’accordo ora dovrà essere stilato a livello governativo”, continua Komarov. “Speriamo di presentare un interessante e importante programma, che deve dimostrare la sua utilità per ottenere il finanziamento. Abbiamo la consapevolezza e la speranza di trovare fonti esterne di finanziamento per questo programma. Ma l’obiettivo principale è il finanziamento pubblico” ha detto il direttore generale di Roscosmos.
Considerando il numero, potenzialmente elevato, di agenzie spaziali che parteciperanno alla creazione di Deep Space Gateway, un aspetto fondamentale da curare è la standardizzazione.
Kamarov ha detto che alcune norme saranno regolate sulla base di sistemi di sviluppo russi, ha aggiunto. “Tenendo conto del numero degli agganci a disposizione e della nostra esperienza, oltre a quella russa, non ci sono altre opzioni. Quindi questa norma standard sarà simile a quella russa. Anche sulla base degli sviluppi sarà modificato lo standard di sistema di supporto vitale“.
Il capo di Roscomos ha dichiarato, inoltre, che la Russia è pronta a realizzare da uno a tre moduli per la futura staziona spaziale e progettare lo sviluppo di un sistema di attracco unificato per tutti i tipi di navicelle spaziali. Sembra, poi, che la Russia sia intenzionata a usare i nuovi razzi pesanti, progettati dagli ingeneri russi, per portare i vari moduli nell’orbita lunare. Il direttore di Roscosmos, secondo il programma di Sergei Krikalev, ha aggiunto che la Russia può anche sviluppare un modulo abitativo.
Curiosità del modulo abitativo
La stazione sarà alimentata a energia solare, con gruppi che forniscono 40 kW di energia. Avrà anche propulsori ionici da 12 kW che saranno utilizzati per il mantenimento orbitale della stazione, così come ad esempio gli elicotteri idrazina tradizionali. Il primo modulo di abitazione sarà in grado di fornire “ospitalità” agli astronauti per 30-60 giorni, estendendo poi la durata delle missioni con scarichi logistici periodici.
L’obiettivo del Deep Space Gateway sarà quello di mantenere gli esseri umani nello spazio al di fuori della magnetosfera protettiva della Terra per almeno un anno, studiando gli effetti dello spazio profondo sul corpo umano. A lungo termine, il Gateway servirà come punto di partenza per Marte.
Sulla Stazione Spaziale Internazionale, gli astronauti sono protetti dalla magnetosfera della Terra dalle radiazioni solari e dai raggi cosmici. Ma a bordo del Deep Space Gateway non ci sarà alcuna protezione, quindi dovrà essere rinforzata con protezioni differenti dalla ISS.
L’esplorazione spaziale vince sui conflitti terrestri
L’esplorazione dello spazio, compresa la collaborazione con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è una delle poche aree in cui la cooperazione internazionale tra la Russia e gli Stati Uniti non è stata alterata da tensioni che riguardino Ucraina e Siria.
L’ISS da 100 miliardi di dollari, che orbita la Terra a circa 17.000 miglia all’ora dal 1998, è al momento ancora il più grande progetto spaziale a livello mondiale.