© 2000-2023 - Enkey Magazine - Tutti i diritti riservati
ENKEY SNC - P.IVA IT03202450924 / Cod. REA CA253701 - Tel. 078162719
Ad ormai nove anni di distanza dal lancio ufficiale, Spotify si è configurato come il servizio musicale in streaming preferito dai consumatori e dalle grandi case discografiche che lo supportano, in particolar modo Warner Music, Sony, EMI ed Universal. Stando alle statistiche ufficiali, infatti, il servizio ha all’attivo oltre 40 milioni di utenti paganti, cifra davvero esorbitante se si pensa di essere confinati al solo mondo musicale.
L’omonima startup svedese che ha lanciato il servizio, però, vuole continuare a perfezionare la sua etichetta di talent scout ed ha annunciato, in data odierna, il lancio ufficiale di Rise, un nuovo programma destinato ad identificare e supportare la nuova ondata di superstar musicali. Nel nostro articolo, dunque, abbiamo deciso di raccogliere tutti i dettagli a riguardo ed illustrarvi di cosa si tratta:
Rise: ecco la rivoluzione digitale del talent scouting musicale
A spiegare il funzionamento di Rise ci ha pensato il responsabile globale di creatori di Spotify, Troy Carter, il quale ha affermato che la mission dell’azienda consiste nel sostenere le carriere artistiche di ogni livello, tra cui la prossima generazione di superstar globali. Ci ha tenuto a precisare, inoltre, che Spotify non agirà come un’etichetta discografica digitale, non sarà titolare dei diritti d’autore associati alle opere degli artisti e non si occuperà del merchandising di questi ultimi. Rise, dunque, si limiterà a testare e promuovere i talenti emergenti dinnanzi alla platea digitale di Spotify, che ormai supera i 140 milioni di utenti complessivi. Un investimento non da poco, dunque, che segna un vero e proprio breaktrough nelle strategie di marketing e nuovi formati editoriali. Il servizio sarà al momento disponibile in Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna, per poi estendersi agli altri Paesi.
Attraverso Rise, l’azienda realizzerà delle playlist specifiche e dei contenuti dedicati, non solo da ascoltare ma anche da vedere. Si tratta, dunque, di un progetto multimediale che conferma il desiderio di Spotify di ampliare la sua offerta di video e contenuti originali, già disponibile ma non ancora capace di sfondare. Accanto a questa spinta editoriale, ce ne sarà una pubblicitaria che punterà molto sullo storytelling dei cantanti scelti. Gli artisti di Rise, infatti, saranno protagonisti di campagne social e di pubblicità televisive e godranno degli accordi che Spotify stringerà con alcuni partner commerciali. Verranno realizzati video backstage esclusivi e racconti interattivi che illustreranno la loro passione per il mondo musicale. La prima grande partnership è stata stretta con la Compagnia aerea Delta, che promuoverà gli artisti di Rise “proponendoli” nelle cuffie dei passeggeri. Spotify non ha ancora svelato quali siano i criteri per l’individuazione dei nuovi talenti, ma ha affermato che il programma ammetterà 16 artisti l’anno. Per ora si parte con quattro musicisti di altrettanti generi diversi: Kim Petras (pop), Lauv (pop/rock), Russell Dickerson (country) e Trippie Redd (hip hop). Tra questi il più giovane è proprio Trippie, un ragazzo di appena 18 anni che si è fatto strada nel mondo della musica dal 2015 con alcuni contenuti diventati virali e rappresenta alla perfezione il modus operandi di Rise.
Spotify vs Apple: la sfida è appena iniziata
In un mondo digitale così competitivo e dominato dalle leggi commerciali, era evidente che anche un colosso come Apple avrebbe tentato di lanciare un servizio simile a Rise, e così è stato. La nota azienda ha infatti brevettato il marchio Up Next, un servizio creativo che permetterà di creare, produrre e distribuire documentari video dedicati alla musica, insieme a serie TV che hanno come argomento sempre gli artisti in ambito musicale. Ci saranno anche contenuti di intrattenimento, presentazione di brani, interviste, spettacoli dal vivo e video musicali. Tutti i programmi multimediali con gli artisti musicali verranno distribuiti su varie piattaforme e su vari canali.Tra gli artisti promossi su Up Next di Apple si segnalano Daniel Caeser, Billie Ellish, Sigrid, 6LACK e tanti altri. Che dire, la guerra a suon di talent musicali è appena cominciata e si lotterà interamente in rete.