In un mondo dominato da social network e motori di ricerca online, le notizie girano ad una velocità impressionante ed hanno la capacità di giungere negli angoli più disparati del mondo. Questo naturalmente genera un guadagno per chi si occupa di fornire tali servizi (vedi Google con svariati miliardi di dollari di fatturato annui), ma c’è anche chi questi guadagni ha deciso di “investirli” per una buona causa.
Stiamo parlando di ECOSIA un motore di ricerca che favorisce lo sviluppo e la riforestazione del nostro Pianeta sfruttando proprio gli introiti fatturati dall’azienda.
L’idea e l’inventore
A fondare ECOSIA e ad avere la meravigliosa idea di sfruttare per una buona causa i guadagni ricavati da un social network ci ha pensato Christian Kroll 33enne globetrotter con un amore spiccato verso il nostro Pianeta.
Il tutto è partito nel 2009 e ad oggi conta più di 3 milioni di dollari donati e oltre 6 milioni di alberi piantati in tutto il mondo. Un progetto senza dubbio ammirevole ed ambizioso che ha mosso i suoi primi passi tra scetticismo e mille difficoltà.
Come lo stesso Kroll dichiara infatti: “ECOSIA è stato un processo non un’illuminazione folgorante, avevo finito l’università in anticipo e ho deciso di girare il mondo per un anno e mezzo. In Argentina ho letto decine di libri sui problemi del nostro tempo tra cui la deforestazione responsabile del 20% di emissioni.”
Da li il primo progetto denominato search engine green ovvero una partnership con Google subito interrotta per divergenze.
La bozza però ormai c’era ed il progetto iniziava a prendere forma: “All’epoca ci lavoravo solo io, non riuscivo quasi a pagarmi uno stipendio e il primo anno ho impiegato ragazzi che accettavano un compenso basso pur di fare qualcosa per il Pianeta. Adesso il team include 21 persone tra i 20 ed i 40 anni.”
Come funziona
Il funzionamento legato ad ECOSIA è tanto semplice quanto incredibilmente efficace. La società infatti finanzia la nascita di nuovi alberi attraverso i click provenienti dal web su ricerche sponsorizzate.
In questo modo l’azienda è riuscita ad ottenere la certificazione B-Corporation rilasciata da B-Lab un ente no-profit americano per la salvaguardia dell’ambiente e guadagni importanti reinvestiti per l’attività di piantagione dei nuovi arbusti.
Inoltre sul sito della società è possibile visionare i guadagni e gli introiti. Ad esempio Ottobre (l’ultimo mese disponibile) ha visto un incasso di €202.371 dei quali quasi €102.900 destinati proprio agli alberi.
Nel corso degli anni Kroll ha stretto numerose collaborazioni interessanti che gli hanno permesso di far crescere il suo progetto e di farlo conoscere in maniera letteralmente esponenziale. Tra le più rinomate senza dubbio WWF interrotta dopo non molto tempo in quanto come lo stesso sviluppatore ha dichiarato: “Oggi preferiamo avere più controllo, fino a conoscere esattamente quali sono i nostri alberi.”
Utenza e numeri
Come detto ECOSIA è un progetto che nel corso degli anni ha assunto una portata sempre maggiore arrivando a toccare numeri anche molto importanti. Attualmente infatti i progetti sono stanziati in Peru, Madagascar e Burkina Faso con un regime d’utenza davvero considerevole.
Si parla di oltre 660 mila utenti giornalieri che utilizzano il motore e di oltre 32 milioni di ricerche ogni settimana, numeri sicuramente non da poco.
Negli obiettivi di Kroll però c’è naturalmente l’intento di aumentare questo bacino fino a toccare picchi ancora maggiori. Come lo stesso sviluppatore ha dichiarato infatti Google è attualmente il motore di ricerca più utilizzato quello che detiene in un certo senso il maggior potere, ma con il tempo anche altre realtà potrebbero dire la propria.