Nell’ultimo periodo pare esserci un gran via vai sopra le nostre teste che porta gli astronomi a stare sempre con il naso all’insù per monitorare i fenomeni celesti che si affollano nel nostro sistema solare.
Questa volta tocca a un intruso proveniente, con ogni probabilità, da un altro sistema solare.
L’oggetto celeste ha un diametro di 150 metri e si trova attualmente a 65 milioni di km dal pianeta Terra.
Il misterioso corpo celeste dovrebbe essere una cometa, pare però che gli scienziati ne stiano ancora studiando la natura precisa. Secondo alcuni, infatti, si tratterebbe di una cometa interstellare mentre per altri si parla di un asteroide.
Gli scienziati della Minor Planet Center, la sezione dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU) che si occupa di piccoli corpi celesti, pare abbiano ipotizzato che si tratti di una cometa piuttosto strana la quale avrebbe una traiettoria orbitale particolare che indica come il corpo provenga dall’esterno del sistema solare stesso.
La cometa è stata chiamata C/2017 U1, ed è stata osservata dalle panoramiche Survey telescope Ender Rapid Response System nelle Hawaii lo scorso 18 ottobre mentre viaggiava alla velocità di 26 km al secondo.
La maggior parte delle comete compie orbite ellittiche molto allungate che le portano ad avvicinarsi alla nostra stella. Ma nel caso di questa cometa non sembra essere così. Il percorso di questa cometa ha una traiettoria parabolica e iperbolica e questa caratteristica fa intendere che il corpo celeste possa provenire dall’esterno del sistema solare e più precisamente dalla costellazione della Lyra, facilmente individuabile grazie alla sua stella principale Vega ovvero una delle più luminose del cielo. La sua orbita è aperta: il corpo celeste non ruota intorno al Sole, ma sta solo transitando nel nostro sistema planetario.
“È stata a lungo teorizzata l’esistenza di questi oggetti celesti, asteroidi o comete, che si muovono tra le stelle e occasionalmente passano attraverso il nostro sistema solare, ma questa è la prima traccia che ne abbiamo. Tutto ci fa pensare che si tratti di un oggetto interstellare, ma saranno necessari ulteriori dati per confermarlo” ha spiegato Paul Chodas della NASA.
La cometa è tenuta d’occhio dai telescopi di moltissimi centri di astronomia sparsi per il mondo. Non è da meno neanche il VLT (Very Large Telescope) dell’Osservatorio Europeo Meridionale.
L’unica cosa che sappiamo per certo è che il corpo celeste provenga da molto lontano ma al momento non è possibile identificare precisamente l’origine di esso.
Come accennato in precedenza, anche la natura stessa de corpo celeste è ancora incerta e oggetto di analisi e pareri contrastanti. Infatti, le osservazioni notturne effettuate dal Cile, con il telescopio Very Large Telescope dell’Osservatorio Europeo Meridionale, hanno rilevato che non ci sono segni dell’attività tipica delle comete, come emissioni di gas e vapori e la tipica presenza della chioma.
Per questo il Minor Planet Center avrebbe corretto la sigla con cui in un primo momento è stato indicato l’oggetto celeste, ovvero C/2017 U1 (nella quale C sta per cometa) con A/2017 U1, e si comincia a pensare che sia un asteroide in fase di espulsione dal Sistema Solare. La forza di gravità di un pianeta gigante potrebbe aver modificato la rotta di questo asteroide mettendolo su una traiettoria di espulsione, che lo sta scagliando nello spazio interstellare.
Si aspettano altri dati dalle osservazioni in corso, fra cui quelle del telescopio robotico americano Tenagra Observatories, partner del Virtual Telescope, che ha già fotografato l’oggetto cosmico, per capire l’identità di questo corpo celeste.