Amazon ha rivoluzionato negli ultimi anni il settore dell’e-commerce, rendendo gli acquisti sempre più rapidi, comodi ed accessibili ad ogni target di consumatori, ma la sua spinta innovativa sembrerebbe non arrestarsi mai. Dopo la sperimentazione del servizio Prime Wardrobe, che permette di selezionare sette diversi capi di abbigliamento, provarli a casa e solo dopo scegliere quale acquistare, Jeff Bezos ha annunciato il lancio di Amazon Key, servizio che renderà possibile le consegne dei prodotti in-home, anche quando qualcuno non è presente nella sua abitazione.
Per poterne usufruire, bisognerà essere iscritti ad Amazon Prime e disporre di un’attrezzatura speciale che includa una videocamera di sicurezza ed una serratura intelligente, appositamente realizzate per il programma. Ecco tutti i dettagli di un servizio che farà sicuramente discutere, anche in tema di privacy:
Amazon Key: una rivoluzione nella consegna dei pacchi a domicilio
Amazon Key sarà lanciato a partire dal prossimo 8 novembre in 37 città degli Stati Uniti, una vera e propria fase di rodaggio iniziale per capire le potenzialità, ma anche i limiti, di questo innovativo servizio. Come detto in apertura, sarà necessario disporre di una smart key (al momento sono abilitate quelle di Yale e Kwikset) e della nuova Cloud Cam lanciata da Amazon, che integra l’assistente digitale Alexa. Tale kit viene venduto dall’azienda stessa ad un prezzo base di 250 dollari. Dopo averlo installato a casa ed aver compiuto un ordine sul sito, ai clienti verrà comunicata, nel giorno della consegna, una “finestra” di avviso di quattro ore per determinare l’arrivo del pacco. Quando il fattorino sarà arrivato a casa, l’app di Amazon Key invierà una notifica ai clienti, i quali potranno seguire il tutto tramite il proprio smartphone. Quest’ultimo richiederà l’accesso all’abitazione attraverso lo scanner manuale di Amazon, che aprirà la serratura da remoto facendo attivare la videocamera installata, senza codici né scambio di chiavi. Una volta depositato il pacco dentro casa e completata la consegna, il fattorino provvederà a chiudere la porta tramite l’app ed una notifica finale verrà inviata ai clienti, assicurando loro che tutto sia andato a buon fine. Ecco un breve video esplicativo che mostra nel dettaglio il funzionamento di Amazon Key:
Amazon ha ovviamente sconsigliato di attivare il servizio a tutti i clienti con animali domestici che possono accedere alla porta d’ingresso, o a chi non ha voglia di disattivare l’allarme di casa durante il giorno. Nell’improbabile caso in cui il fattorino dovesse avere una condotta non regolare, i clienti potranno bloccare immediatamente la consegna, totalmente da remoto, attraverso l’app. Jeff Bezos ha inoltre assicurato che Amazon Key sarà coadiuvato da un “Happines Guarantee”, una sorta di servizio clienti apposito che assisterà questi ultimi in ogni momento, ascoltando le loro perplessità ed aiutandoli in caso di problematiche legate alla consegna.
Amazon Key: problemi di privacy all’orizzonte?
Sebbene Amazon Key sia, sulla carta, un servizio davvero innovativo, sono in molti ad avere dei dubbi sul suo effettivo funzionamento, soprattutto in termini di privacy. Quanto sarà sicuro concedere le chiavi di casa, in maniera virtuale, nelle mani di uno sconosciuto? E se l’app non funzionasse a causa di un qualsiasi problema tecnico? A queste domande ha cercato di rispondere Peter Larsen, vice presidente della categoria delivery del colosso americano, affermando che dai primi test emersi non sono emerse problematiche di alcun tipo e che i dipendenti di Amazon seguono un codice etico e lavorativo ben preciso, che non gli permetterà mai e poi mai di arrecare danno ai clienti. Nel caso dovessero sorgere delle complicazioni impreviste, Amazon provvederà all’aiuto immediato nei confronti dei clienti ed al rimborso totale della consegna, in caso di situazioni estreme.
Vi ricordiamo, infine, che Amazon Key farà concorrenza diretta al servizio di consegna in-home di Walmart, lanciato in collaborazione con Deliv ed il produttore smart August. Anche tale programma, però, è in fase di test iniziale ed è disponibile soltanto nell’area di San Francisco. Staremo a vedere, dunque, se Amazon Key si rivelerà il nuovo asso nella manica di Jebb Bezos e se il servizio verrà esteso anche a Paesi al di fuori degli States, soprattutto in Italia, dove le polemiche non tarderanno ad arrivare.