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Con Insidious 4 si arriva al quarto capitolo di una delle saghe probabilmente più apprezzate non tanto per la realizzazione (per certi aspetti inferiore rispetto ad altri titoli horror) ma per le emozioni che è riuscita a trasmettere fino a questo momento.
James Wan autore e regista si è impegnato per riprendere quelli che sono i luoghi comuni dell’horror per rivederli in chiave moderna e fornire loro un aspetto più coinvolgente sotto diversi punti di vista.
La trama e la caratterizzazione
Ciò che ha reso Insidious 4 uno dei titoli più attesi per quest’anno è senza dubbio l’apporto che il regista è riuscito a dare alla trama. Come tutti ricorderanno egli ha già dimostrato tutta la sua bravura nel dar vita a trame coinvolgenti con titoli mastodontici come Saw L’enigmista e Annabelle, tuttavia questa volta gli elementi che ha deciso di sfruttare a suo vantaggio sono differenti e hanno contribuito a creare letteralmente un mondo affascinante e raccapricciante al tempo stesso.
All’abilità nel creare una sorta di Aldilà nel quale la presenza diabolica è sempre presente si aggiunge una caratterizzazione ed un’attenzione particolare nei confronti dei personaggi che non ha eguali nel mondo horror.
I personaggi sono solitamente strumentalizzati per mostrare quanto pericolosa possa essere la forza maligna. In questo caso invece sono proprio i personaggi a rappresentare il punto cardine di tutta l’opera riuscendo in qualche modo anche a conquistare le folle.
In questo c’è da dire che Wan si sia preso un bel rischio in quanto, così facendo, avrebbe potuto sminuire quella che è “l’importanza del cattivo” che in un horror ha comunque sempre la sua valenza.
Morti espedienti a tanto altro
La prova di quanto i personaggi siano importanti in Insidious 4 e in generale in tutta la saga è dimostrata dalla morte di Elise Rainer considerata da tutti come il personaggio più interessante e probabilmente vera protagonista di questa serie.
Nello specifico, così come aveva fatto in Saw, il regista è ricorso ad alcuni espedienti narrativi per permettere al medium di ritornare nonostante non fosse più in vita.
Alla fine del primo capitolo infatti la donna muore tragicamente lasciando tante domande in sospeso. Tuttavia nel secondo ricompare con ampi flashback così come nel terzo nel quale è sfruttato invece l’espediente del prequel.
Una presenza che risulta essere sempre costante in questa saga e che, a quanto pare, non cambierà con il quarto capitolo. Ancora una volta infatti è stata annunciata la presenza di Lin Shaye nei panni di Elise Rainer, una presenza che rassicura senz’altro gli amanti della saga i quali sanno di potersi aspettare molto.
Un film che naturalmente non girerà solo intorno la psicologa ma che sarà caratterizzato da nuovi personaggi in grado di introdurci all’interno del mondo demoniaco raccontato da questa pellicola.
In ogni caso c’è grande attesa per questo nuovo capitolo che si spera sarà in grado di mantenere alto il livello della saga senza sprofondare in banali ripetizioni o espedienti di poco successo.
Horror e passione
Insidious 4 con il successo che ha generato ha senza dubbio messo in evidenza quanto il pubblico odierno sia alla ricerca di pellicole horror che sappiano offrire qualcosa in più. Mentre qualche anno fa, quando il genere ha iniziato a diffondersi con una certa rapidità, si badava poco a i dettagli e tanto a fattori come jumpscare e situazioni di pericolo, al giorno d’oggi l’importanza di una trama e di personaggi ben realizzati risulta fondamentale.
Proprio per questo le aspettative sono ottimali e si spera che il titolo non le deluda.
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