Dopo averla presentata in pompa magna all’evento ai nuovi Pixel 2, tenutosi nel mese di ottobre, Google ha finalmente deciso di lanciare sul mercato Clips, la prima fotocamera dotata di intelligenza artificiale. Si tratta di un dispositivo che non punta alla qualità assoluta, bensì al catturare momenti altrimenti impossibili da immortalare.
I primi pezzi sono disponibili per il pre-order alla cifra di 249 dollari soltanto in America e le prime spedizioni avverranno al termine di febbraio. Bisognerà attendere ancora un mese, dunque, per scoprire le reali funzionalità di questo gioiello tecnologico.
Clips: ecco la camera di Google dotata di intelligenza artificiale
La camera in questione è dotata di un sistema di machine learning totalmente funzionante offline che è in grado di capire quando la situazione si fa interessante (un sorriso, un cane che scodinzola…) e quindi girare brevi filmati, chiamati appunto Clips, da cui è poi possibile estrapolare scatti ad alta risoluzione. Google ha precisato che nulla verrà caricato su internet senza specifica autorizzazione dei proprietari e che un LED di stato ci indicherà sempre quando il dispositivo sarà in modalità di registrazione. Per istruire gli algoritmi il gruppo di Mountain View si è rivolto alle competenze di professionisti: un regista di documentari, un fotogiornalista e un fotografo. Sostanzialmente, BigG ha allenato l’IA della camera sottoponendole una serie di buoni e cattivi esempi, in modo tale che identificando pattern e ricorrenze il sistema fosse in grado di etichettare un’immagine come corretta oppure da scartare. Tra i parametri considerati ci sono la messa a fuoco, l’esposizione, la composizione e l’eventuale presenza di oggetti che ostruiscono la visuale (si pensi ad esempio a quando la fotocamera è tenuta in tasca). Ecco un video che ne illustra il funzionamento:
Quello che al momento rimane solo un ipotetico scenario è ben descritto nel libro The Circle di Dave Eggers. Dove la privacy soccombe davanti alla necessità di completa (e distorta) trasparenza e una telecamera, SeeChange, che ha «la forma e le dimensioni di un lecca lecca» trasmette in streaming tutto ciò che vediamo. Niente è più privato, non scegliamo noi cosa riprendere ma sono gli altri a decidere cosa osservare della nostra vita. Google ha pensato a Clips come un assistente domestico che potrebbe rivoluzionare gli album di famiglia, ma Elon Musk, visionario imprenditore che ha fondato società come Tesla e SpaceX, ne ha colto un’altra sfumatura. Lui, che dell’intelligenza artificiale ha già elencato i numerosi rischi, ha puntualizzato anche su quest’ultima novità. E in effetti se pensiamo che la telecamera tascabile potrebbe essere appesa non solo in casa nostra, ma anche in luoghi pubblici, vicino alla porta d’ingresso di un’altra abitazione o addirittura sulla tasca dei nostri jeans, i possibili utilizzi aumentano. E non tutti hanno una connotazione positiva.
Dal punto di vista tecnico, Clips adotta un campo visivo ampio 130 gradi, la registrazione video arriva al massimo a 15 FPS. La batteria garantisce fino a 3 ore di cattura, si ricarica attraverso la porta USB Type-C, mentre il peso totale di Clips è di soli 60,5 grammi. Il sensore ha una modalità notte e pixel molto ampi, 1,55 micron, supporta l’autofocus e tra le funzioni smart, c’è il rilevamento automatico di eventuali ingombri davanti all’obiettivo, così l’utente saprà se è necessario intervenire grazie a una notifica sullo smartphone. Forse il prezzo di $249 è un po’ eccessivo, specie considerando la registrazione video a soli 15 FPS, ma possiamo evitare di porci il problema visto che il nostro paese non è tra quelli in cui è prenotabile e non vi è nemmeno una previsione futura di disponibilità. In ogni caso, siamo pronti ad entrate nel futuro. Una realtà dominata da intelligenza artificiale, auto elettriche ed invenzioni che sconvolgeranno, si spera in positivo, il nostro modo comune di vivere.
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