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Sin dal suo lancio ufficiale avvenuto nel 2011, Snapchat ha scalato in breve tempo la classifica dei social più utilizzati, facendo registrare 300 milioni di utenti attivi e 10 miliardi di video visualizzati. Negli ultimi mesi, però, l’azienda Snap è stata quotata in borsa ed ha perso oltre il 40% del suo valore. Per ovviare a questo inconveniente, i fondatori di Snapchat hanno deciso di tentare la via dell’e-commerce e, sulla scia di quanto fatto in minima parte da Facebook Messenger, hanno lanciato Snap Store, un negozio virtuale interno all’app, dove poter vendere gadget brandizzati.
Snap Store: la via dell’e-commerce secondo Snapchat
Snap Store è collocato nella sezione Discover del social ed al momento permette di acquistare esclusivamente prodotti legati al brand, tra cui un pupazzo hot dog (20$), una felpa con il celebre fantasmino (40$), una t-shirt con il filtro da cagnolino (25$), e così via. Per acquistarli bisogna semplicemente scansionare il codice Snap con la fotocamera e cliccare sull’icona del negozio virtuale. Prestate attenzione, però: gli oggetti esclusivi sono disponibili soltanto per un periodo di tempo limitato e potrebbero sparire da un momento all’altro senza preavviso. Per quanto riguarda il mercato italiano, è presente una notifica che avvisa gli utenti che il venditore potrebbe non effettuare spedizioni nel nostro Paese. Stando a quanto dichiarato da un portavoce della Compagnia, il progetto non è stato pensato per essere un canale di ricavi economici, quanto piuttosto come un modo per alimentare la community e fidelizzare gli utenti. È ipotizzabile, tuttavia, che in futuro il negozio possa vendere prodotti di altre aziende che si pubblicizzano sulla app. Al momento, una nuova carrellata di articoli è prevista per la giornata dell’8 febbraio.
Snap Store: la seconda opportunità di Snapchat
Nel giugno del 2017, Snapchat ha lanciato in diversi paesi Snap Map, un nuovo servizio grazie al quale gli utenti potevano condividere in tempo reale la propria posizione con gli amici e vedere dove si trovano su una mappa. Inizialmente, la cosa sembrava essere interessante e gli utilizzatori giornalieri erano arrivati ad essere circa 30 milioni. Nei week end, l’applicazione sembrava essere un aiuto per ritrovarsi in centro con amici e conoscenti. Ma la favola, per Snap, è durata poco: come testimonia Daily Beast, l’uso di Snap Map, a fine estate, è passato a 19 milioni di utenti giornalieri, una piccola parte dei circa 178 milioni di persone che ogni giorno utilizzano Snapchat.
Anche Discover, la sezione riservata agli editori per condividere le Storie e contenuti, non sembra collezionare buoni risultati: tra aprile e settembre, Discover ha attirato al massimo 38 milioni di utenti giornalieri, circa un quinto di tutte le persone che utilizzano l’applicazione. E come non dimenticarsi di Spectacles, gli occhiali smart di Snapchat che sono passati dall’essere uno dei regali più gettonati dello scorso inverno ad attraversare un lento declino. All’inizio di ottobre il CEO di Snap, Evan Spiegel, ha dichiarato che la società ne aveva distribuite “più di 150.000 unità”, un numero di scarso conto se si parla del fatto che sono centinaia di migliaia le unità invendute, benché queste includano esemplari non assemblati con parti che potrebbero essere potenzialmente utilizzate per altri prodotti. Secondo il CEO, gli Spectacles rappresentavano solo un test che avrebbe avuto comunque un riscontro positivo, visto che – secondo i suoi dati – le vendite avrebbero superato quelle del primo iPod di Apple. Ma Spiegel ha anche detto che l’hardware sarebbe divenuto importante per la compagnia soltanto tra una decina d’anni. Snap ha ora un team hardware di 150 persone, anche se non è del tutto chiaro a cosa sta lavorando, benché le indiscrezioni parlino di droni o altri occhiali per realtà aumentata. Vedremo se con Snap Store, la nota compagnia riuscirà ad imparare dagli errori passati e a risollevare il proprio status.
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