Quello delle console e dei videogiochi è un mondo ormai sempre più diffuso ed apprezzato che ha lentamente conquistato una grossa fetta di mercato. Deve essere proprio per questo motivo che Google ha deciso finalmente di entrarci lanciando la sua prima console denominata Yeti.
In realtà non si sa ancora per certo se si tratterà di una console fisica (stile PS4 o Xbox One) o se Big G opterà per altre soluzioni.
Vediamo di capirne di più.
Servizio in streaming
L’idea iniziale dalla quale è partita Google relativamente per quanto riguarda Yeti è quella di fornire agli utenti un servizio in streaming per i videogiochi sul modello di PlayStation Now o GeForce Now.
In particolare l’idea è quella di permettere ai videogiocatori di giocare vari titoli in streaming su macchine virtuali direttamente da remoto.
Il tutto potrebbe avvenire tramite Chromecast o altri software sviluppati direttamente da Google per rendere accessibile questo tipo di servizio.
Si tratterebbe pertanto di un qualcosa di molto simile ad una console o ad un servizio di Media Player ma molto più evoluto come ad esempio Nvidia Shield o Apple TV.
Quello che è certo è che una mossa di questo tipo segnerebbe ufficialmente l’ingresso di Google in quello che è il mondo dei videogiochi e considerando il grande potenziale di questa azienda si può solo immaginare lontanamente quale sarà l’apporto che potrà garantire a questo universo.
Modalità e funzionamento
Chiarite quali sono le intenzioni di Google nei confronti di Yeti resta da analizzare quello che sarà il funzionamento di questa console/piattaforma e quali saranno i servizi garantiti e le modalità di accesso.
Al di là di una console intesa in senso prettamente convenzionale restano due ipotesi principali da considerare.
Un primo modus operandi potrebbe essere quello di affidarsi ad un servizio in abbonamento che, tramite il pagamento di un canone mensile, permetta di scaricare giochi e contenuti in maniera totalmente illimitata.
Si tratterebbe di un modello sullo stile di XBOX Game Pass con contenuti illimitati in cambio di un pagamento continuativo.
In alternativa Big G potrebbe pensare di prendere come modello il già citato PlayStation Now. In questo caso si parlerebbe di un servizio che permetterebbe di giocare in streaming da una macchina remota affidandole, pertanto, completamente quello che è il carico computazionale.
Non si sa ancora quale sarà la strategia adottata da Google ma ciò che è certo è che questo rappresenterà un passo importantissimo per tutto il mondo video ludico.
Quale l’ipotesi più probabile
Come detto le meccaniche relative Yeti restano ancora un mistero in quanto Google non ha rilasciato particolari dichiarazioni in merito. Analizzando quanto detto però si può facilmente fare una rapida panoramica al fine di comprendere quali possano essere le ipotesi più concrete.
Il fatto che Google immetta sul mercato un hardware tanto potente da permettere ai videogiochi di girare in locale (console classica) è un’ipotesi assai improbabile. Diciamo che questo modo di agire andrebbe nettamente in contrasto con la “filosofia cloud” dell’azienda.
In più anche un servizio che permetta di trasferire giochi da un dispositivo mobile alla TV non è molto convincente in quanto sul mercato esistono già numerosissime applicazioni che offrono questo tipo di meccanica.
Quella che sembra più attendibile e probabile è il modello stile PlayStation Now il quale riuscirebbe a integrare tutte le caratteristiche che servono a Big G per inserirsi nella giusta maniera in questo mondo.
Chi sa che questo non rappresenti un altro passo importante per l’azienda che gli permetterà di divenire un pilastro importante anche in questo settore nel quale la competizione non è certo poca.
This post is also available in: