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Sea of Thieves è stato probabilmente uno dei giochi più attesi di questo inizio 2018. Parliamo infatti di una delle rarissime esclusive Microsoft, quindi per PC e per Xbox One, e che quindi proprio per questo motivo, aveva l’arduo compito di farsi valere in un panorama video ludico sempre più agguerrito.
Vediamo quindi insieme in che modo il titolo si è proposto e nel concreto di cosa si tratta.
Pirati ed esplorazione
Sea of Thieves è un gioco che vuole far immedesimare il giocatore all’interno di un mondo caratterizzato da pirati, avamposti e tanto altro ancora. Dopo una breve cut scene iniziale il titolo permette di creare il proprio personaggio andando a scegliere tra decine e decine di possibilità.
Tuttavia piuttosto che di un editor tradizionale c’è da dire che si tratta di modelli preconfezionati tra i quali scegliere quello che meglio ci rappresenta.
Superata questa prima parte iniziale è possibile scegliere se mettersi alla guida di una piccola imbarcazione adatta ad un singolo giocatore o se scegliere navi più grandi per due, tre o quattro giocatori.
A questo punto si verrà proiettati all’interno di una locanda di uno dei tanti avamposti presenti nel gioco e da qui si potrà ufficialmente iniziare la propria avventura. Il mondo di gioco infatti è stato realizzato in maniera tale da permettere un’esplorazione completa di atolli, isole ed avamposti solcando il mare in tempo reale e spostandosi da un punto ad un altro.
È possibile difatti esplorare ogni punto sulla mappa senza nessun tipo di problema con una libertà a 360 gradi che evita qualsiasi limite o restrizione per il giocatore.
Tuttavia non è tutto oro quel che luccica.
Persi tra i mari
Purtroppo ciò che ha fatto un po’ storcere il naso riguardo questo Sea of Thieves è stata la grande aridità di contenuti di questo titolo.
In effetti lo scopo del gioco è sostanzialmente quello di raccogliere tesori in giro per il mondo, sconfiggendo dei mai troppo insidiosi scheletri, per rivenderli ai vari avamposti in cambio di denaro.
Purtroppo le meccaniche di gioco, dopo un paio d’ore, divengono praticamente sempre le stesse con una ripetitività che spesso può seriamente minare l’esperienza di gioco.
Il mondo è esteticamente molto bello con uno stile che potremo definire quasi cartoonesco e per chi ama il genere grafico, risulta davvero molto gradevole e ben curato agli occhi.
Tuttavia la bellezza di questo mondo di gioco non compensa il fatto che non vi sia una vera e propria trama da seguire ma piuttosto una serie di missioni, tutte simili tra loro, che variano in base all’intensità del nemico e il suo numero.
Anche il sistema di crescita verticale in questo gioco è pressoché inesistente. Il personaggio non ha abilità particolari da poter imparare o un livello di crescita. Le armi, allo stesso modo, seppur siano molto numerose all’intero di questo gioco sono tutte praticamente uguali e non migliorano in alcun modo il personaggio se non da un punto di vista estetico.
Ogni pistola o fucile infligge gli stessi danni così come ogni cannone ha bisogno dello stesso numero di colpi per abbattere una nave.
Multigiocatore ed insidie
Al di la degli sviluppi di trama poco esaltanti, Sea of Thieves è un gioco che pone al centro delle sue meccaniche quello che è il multi giocatore. Il titolo infatti è stato concepito per essere goduto insieme ad amici e parenti in modo tale da poter solcare i mari e affrontare i vari pericoli in compagnia.
Tra i mari di questo gioco infatti le insidie sono diverse. Oltre agli altri giocatori i quali tenteranno di sottrarre i bottini ottenuti con tanta fatica ci saranno anche insidie naturali come fulmini che possono danneggiare la nave, onde altissime e creature come il terribile Kraken (non poteva assolutamente mancare).
Tutto sommato comunque un gioco divertente che, se giocato insieme ad altri giocatori, può rappresentare davvero un passatempo interessante. Purtroppo però è da bocciare la piattezza relativa la trama e le meccaniche di crescita quasi inesistenti, deludente.
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