In un’epoca dominata dalla tecnologia, era solo una questione di tempo prima che anche i robot venissero adoperati per effettuare colloqui di lavoro. L’esempio più lampante è rappresentato da Vera, intelligenza artificiale lanciata nel 2017 da una startup russa ed utilizzata da Ikea per la selezione del personale. Che Ikea sia all’avanguardia nel proporre soluzioni innovative è noto da tempo. Del resto, in un settore concorrenziale come quello dell’arredamento, l’innovazione rappresenta un elemento fondamentale per riscuotere successo presso il pubblico di riferimento.
L’intelligenza artificiale che effettua colloqui di lavoro
Alexei Kostarev, uno degli inventori del robot, ha spiegato che Vera funziona tramite un’app che mette in collegamento gruppi di persone che si sono candidate per una determinata posizione lavorativa. Il principio utilizzato ricorda quello di Uber ma, in questo caso, viene implementato da un software apposito creato da Strafory. L’intelligenza artificiale parla russo e inglese, con un timbro di voce maschile o femminile e può ovviamente rispondere anche a domande. In particolar modo i programmatori hanno utilizzato una combinazione di tecnologie di riconoscimento vocale di Google, Amazon, Microsoft e Yandex, il gigante russo della ricerca. A questi si aggiungono circa 13 miliardi di esempi di linguaggio e di linguaggio provenienti da TV, Wikipedia e annunci di lavoro. Una volta individuati in rete i migliori curricula che rispondono alle esigenze dell’azienda, il robot contatta telefonicamente i candidati che, se fossero ancora interessati all’impiego lavorativo, possono fissare un’intervista o una video-call. Ogni intervista dura circa 8 minuti, alla fine dei quali i candidati migliori sono indirizzati a selezionatori umani, cui spetta la scelta finale. A momento Vera è già impiegata da 200 compagnie russe nella selezione del personale, il che significa che sta conducendo circa 50.000 interviste al giorno. Kostarev ha così affermato: “Gli esseri umani rimangono i migliori valutatori, ma Vera può aiutare molto il loro lavoro abbattendo i tempi di selezione soprattutto nella fase iniziale, quando devono essere ad esempio esclusi tutti quei candidati che si sono iscritti per una determinata posizione, ma non sono più in cerca di lavoro”.
Ikea e la rivoluzione dei colloqui lavorativi
Vera rappresenta il fulgido esempio di una vera e propria rivoluzione nell’ambito dei colloqui lavorativi. Le piattaforme di recruiting, infatti, sono spesso frequentate da persone che non cercano lavoro o che rispondono alle offerte senza controllare di essere in possesso di tutti i requisiti, ed è per questo che l’ausilio dell’intelligenza artificiale risulta fondamentale. Secondo i dati pubblicato sul Guardian, infatti, negli Stati Uniti il 72% dei curriculum non è esaminato da recruiter in carne ed ossa ma da software. Daniela Rogosic, portavoce di Ikea, ha così spiegato al Washington Post: “Ogni anno riceviamo migliaia di curriculum da persone disposte a lavorare in Ikea Russia. La selezione iniziale è un lavoro molto esteso che richiede risorse di tempo significative dai nostri specialisti delle risorse umane. Questo è stato ciò che ha spinto l’azienda a provare il nuovo approccio e utilizzare Robot Vera”. Staremo a vedere, dunque, se l’operatività di Vera sarà estesa anche agli altri paesi del mondo, Italia compresa. Al momento anche importanti brand come Pepsi e L’Oreal hanno deciso di adeguarsi all’approccio rivoluzionario della multinazionale svedese. Nel frattempo vi ricordiamo che Ikea sta pensando di introdurre una maggiore dose di intelligenza artificiale nei robot così che possano imparare le fasi della costruzione solo con una dimostrazione umana o leggendo il manuale di istruzioni o, se il sistema dovesse raggiungere picchi evolutivi, dall’osservazione di un’immagine del prodotto finito. Tra le possibili applicazioni ci sono l’assemblaggio di componenti in vetro, utili nell’industria automobilistica, e la creazione di fori nei componenti metallici per l’industria aerospaziale.
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