Il futuro della mobilità vede Uber come protagonista indiscusso. La compagnia di taxi ha già intrapreso la sfida, con non poche difficoltà, delle auto a guida autonoma, iniziando ad inserire le prime vetture tra i suoi servizi. Ora, il colosso Uber ha in mente un’altra sfida, quella delle auto volanti, portando un progetto di taxi volanti e relative piattaforme, nelle più importanti città del mondo. Staremo a vedere che cosa ci riserverà il futuro, per il momento esaminiamo insieme le promesse ed i progressi fatti dalla compagnia californiana.
Guida autonoma
Le vetture a guida autonoma sono ormai non più fantascienza ma realtà, e girano tranquillamente tra le strade di tutto il mondo, anche se, soprattutto nell’ultimo periodo sembra stiano creando diversi problemi più che vantaggi. Uber, infatti, prevede l’utilizzo di taxi con guida autonoma, dove al posto di autisti professionisti si possa impiegare personale meno qualificato ed, addirittura, evitarne completamente la presenza. Al momento, però, nonostante la guida autonoma funzioni in maniera totale e per tutta la durata del tragitto, l’intervento umano in caso di emergenza è ancora essenziale. Questo concetto è stato appurato, sfortunatamente, sulla pelle della prima vittima di un taxi a guida autonoma uber. È infatti di pochi giorni fa la notizia del primo essere umano ucciso da un intelligenza artificiale. Cosa questa che porta ad alzare la questione dell’inaffidabilità di tali vetture. Basta, però, solamente fare una veloce ricerca per scoprire che le vittime della strada ogni anno si aggirano attorno a 1,25 milioni e che, quindi, non bisogna demonizzare l’intelligenza artificiale, quando ciò sarebbe potuto capitare a qualsiasi essere umano. C’è da dire però che le prove emerse riportano che l’auto si è accorta dell’ostacolo a solamente poco più di un secondo dall’impatto, rendendo impossibile evitarlo. Evidentemente, quindi, qualcosa non ha funzionato nei riflessi dell’intelligenza artificiale. Probabilmente manca ancora un po’ al totale utilizzo della guida autonoma, ma nella storia dell’umanità c’è senz’altro un futuro senza autisti umani.
Taxi volanti
Anche il progetto dei taxi volanti è ormai realtà e ad un passo dalla realizzazione. Già nel 2020, infatti, Uber darà il via ai primi voli dimostrativi, prevedendo di iniziare quelli commerciali per il 2023. La città scelta dalla compagnia per iniziare questa nuova avventura è Los Angeles ed i prototipi di taxi volanti sono diversi. Il primo modello ad entrare nella flotta Uber, sarà UberAir. Il prototipo che nel giro di pochi anni diventerà realtà, si avvicina molto di più ad un drone che ad una vera e propria auto volante, monta quattro eliche per il decollo verticale che rendono il veicolo notevolmente più silenzioso e sicuro dei normali elicotteri. Il taxi sorvolerà la città a 1000 piedi, sostenendo una velocità di 240-320 km/h. Il modello è elettrico ed ha un autonomia di 97 km. I primi prototipi prevedono l’utilizzo di un pilota, ma in futuro saranno dotati di guida autonoma. Ovviamente il vantaggio maggiore che un servizio di taxi volanti offrirà è quello del bypassare il problema del traffico nelle ore di punta, prevedendo, infatti, di ridurre di almeno un terzo i tempi di percorrenza, al fronte di un costo non di molto maggiore rispetto a quello di un taxi via terra. Tuttavia Uber non è la sola compagnia a volersi buttare nella mobilità aerea, altre compagnie, come il colosso di Airbus e la tedesca Volocopter, infatti, la stanno seguendo cercando di migliorare i servizi nelle varie capitali mondiali.
Manca davvero poco quindi, appena una manciata di anni, per poter veder girare nelle grandi città del mondo taxi volanti e vetture a guida autonoma, cambiando radicalmente il concetto attuale di trasporto cittadino e facendo un balzo nel futuro che solo pochi anni fa raccontavamo in film e libri fantascientifici.
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