Imparare una nuova lingua da autodidatta è una vera e propria sfida. È differente da imparare dei capitoli di un libro di storia o dal risolvere degli esercizi di matematica, imparare una lingua straniera è qualcosa di molto singolare, ha un approccio e una metodologia a sé rispetto alle attività cognitive che ci ritroviamo a svolgere quotidianamente.
Cosa può supportare questo percorso di apprendimento?
Ma prima ancora, come abbiamo acquisito la nostra lingua madre? Basta rispondere a queste domande per trovare il segreto che regge l’apprendimento di una lingua straniera. L’ascolto e la pratica sono i principi fondamentali che portano ad assumere una buona proprietà di linguaggio di qualsiasi lingua, creando così delle competenze “istintive”. Molti credono che per poter imparare una lingua non c’è niente di meglio che vivere per un periodo di tempo all’estero. Questa visione si basa sul fatto che sin da piccolissimi abbiamo soltanto ascoltato per interi mesi la lingua italiana, fino a che siamo riusciti ad imitarla e quindi a praticarla. C’è da dire però che siamo riusciti ad assumere la lingua madre poiché nella nostra età evolutiva ci siamo ritrovati immersi nella lingua italiana e in questo periodo dello sviluppo, la nostra mente possiede un livello di plasticità che poi diminuisce crescendo. Diventare madrelingua, in età diversa da quella evolutiva, è quindi più difficile ma si può raggiungere comunque un ottimo livello di conoscenza linguistica.
Gli step conoscitivi di una lingua straniera
Sicuramente tra gli step di apprendimento di una lingua straniera ritroviamo l’ascolto, la produzione orale e scritta, l’ampliamento lessicale ed una profonda conoscenza grammaticale. Tutte queste attività diventano utili ed efficaci solo se praticate quotidianamente e con costanza. È inutile imparare 10 nuove parole se poi non vengono contestualizzate e quindi inserite nelle nostre attività giornaliere, poiché verranno dimenticate. Imparare una lingua è molto impegnativo e spesso costoso ma è uno sforzo che vale la pena fare. La conoscenza di una nuova lingua, in particolare dell’inglese, è una skill fondamentale da inserire nel Curriculum Vitae. Il 40% degli italiani dichiara di aver perso un’occasione di lavoro a causa della scarsa conoscenza dell’inglese. Oggi infatti una certificazione riconosciuta della lingua inglese è essenziale per qualsiasi figura professionale e di formazione accademica. Per quanto dispendioso di tempo ed impegno possa essere, l’acquisizione di una lingua comporta moltissimi vantaggi.
App come tutor di lingua straniera virtuali
Fortunatamente è possibile trovare in web moltissimi tutor virtuali finalizzati al supporto dello studio di una lingua straniera, a prescindere da quale essa sia. Le app sono sicuramente un ottimo metodo di acquisizione delle conoscenze linguistiche poiché hanno il vantaggio di essere interattive e divertenti. Tramite le app è possibile praticare la nuova lingua in treno, in spiaggia o ad un bar facendo sfide tra amici, in pratica è un modo per avere una conoscenza tascabile e quindi a portata di mano. Le migliori app per avvicinarsi ed acquisire una lingua straniera sono:
Babbel propone esercizi diversificati di comprensione di lingua scritta e orale, scrittura e pronuncia, lezioni di grammatica e quelle volte al perfezionamento della pronuncia con l’approccio del riconoscimento vocale.
Duolingo è l’app per eccellenza che permette di imparare la lingua in modo divertente poiché più saranno numerose le risposte esatte più si avranno possibilità di sbloccare i livelli successivi.
Memrise stimola l’apprendimento rapido di un grande numero di vocaboli associandoli semplicemente a suoni ed immagini. Come Duolinguo l’utente ad ogni risposta corretta riceve dei punti che gli permettono di scalare una classifica condivisibile anche su Facebook.
Busuu a differenza delle altre offre anche una sorta di scambio culturale: se studi lo spagnolo, i tuoi esercizi vengono corretti da un utente spagnolo iscritto a Busuu.
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