L’azienda ha sviluppato un nuovo potente sistema di riconoscimento facciale: Amazon Rekognition. Sappiamo che la compagnia Amazon è nata vendendo sul web articoli come CD, software, hardware, videocassette e libri. Adesso con il servizio Rekognition, Amazon ha varcato ufficialmente anche il settore della sorveglianza. Grazie all’intelligenza artificiale il software è in grado di identificare, tracciare e analizzare le persone in tempo reale e riconoscere fino a 100 persone in una singola immagine e può analizzare rapidamente le informazioni raccolte su database contenenti decine di milioni di volti.
Amazon Rekognition per la sicurezza governativa
Rekognition è un potente sistema di riconoscimento facciale: poco costoso ma geniale. È capace di identificare e riconoscere le nostre espressioni facciali per determinarne l’età e lo stato emotivo. Può rintracciare le persone scomparse attraverso dei filmati che le rappresentino. Può identificare con precisione attività specifiche perseguibili dalla polizia: il passaggio di un pacchetto, attività terroristiche, utilizzo di armi, e molto altro. Rekognition è commercializzato anche per la sorveglianza governativa oltre che per la sorveglianza privata. La compagnia considera il monitoraggio personale con il riconoscimento facciale come un modo facile e accurato di investigare le persone. Amazon afferma che Rekognition può essere usato per identificare persone già etichettate come sospettati dai governi, ad esempio immigrati senza documenti o criminali. Inoltre, può monitorare nel dettaglio e contemporaneamente tutti i volti in foto di gruppo, in eventi affollati e in luoghi pubblici come ad esempio gli aeroporti per assicurarne la sicurezza.
Identificazione automatizzata
Amazon annovera tra i suoi clienti Rekognition la città di Orlando, in Florida, e lo sceriffo della contea di Washington, in Oregon. La contea di Washington ha costruito tramite Amazon Rekognition un database di almeno 300.000 foto da utilizzare con il software in questione. Ha inoltre creato un’app mobile per i suoi agenti per cercare rapidamente una corrispondenza con il suddetto database ottenendo risposte immediate. Così con Rekognition un governo può costruire un sistema per automatizzare l’identificazione e il monitoraggio di chiunque. Se le telecamere del corpo di polizia fossero dotate di riconoscimento facciale, la polizia sarebbe in grado di determinare chi, ad esempio, partecipa alle proteste. Si potrebbero monitorare continuamente gli immigrati mentre cambiano illegalmente Paese. Le persone camminerebbero per strada e intanto sarebbero guardate e riconosciute dal governo. Automatizzando la sorveglianza di massa, i sistemi di riconoscimento facciale come Rekognition minacciano sicuramente la nostra libertà individuale. Tutto questo ricorda molto il romanzo 1984 di George Orwell dove Rekognition è assimilabile al Grande Fratello: capace di controllare qualsiasi individuo limitandone la sua libertà.
Rekognition vs ACLU
Il Rekognition di Amazon solleva sentimenti contrastanti, sia un senso di protezione e di giustizia governativa sia preoccupazioni per i diritti civili. L’ACLU (American Civil Liberties Union ovvero Unione Americana per le Libertà Civili) è un’organizzazione finalizzata alla difesa dei diritti civili negli Stati Uniti. L’ACLU ha chiesto che Amazon smettesse di consentire ai governi di utilizzare Rekognition. L’ACLU ha firmato infatti una lettera di petizione al CEO Amazon Jeff Bezos per porre fine alla vendita del software. Oltre 100 dipendenti di Amazon, inclusi professionisti esperti, hanno firmato una lettera con la richiesta a Jeff Bezos di smettere di vendere software per il riconoscimento facciale alla polizia e alle aziende che lavorano con Immigration and Customs Enforcement (ICE). Infine, Amazon si è pubblicamente opposto alla sorveglianza segreta del governo ma probabilmente ha implementato un modello di ricognizione così potente da non riuscire ad immaginarne un uso così controverso. Nonostante gli sforzi di Amazon l’utilizzo di questa tecnologia da parte del governo va comunque contro i diritti civili delle comunità e degli individui. Questo porta inevitabilmente ad una controversia tra i diritti civili e il progresso dell’intelligenza artificiale, poteranno mai coesistere quindi?
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