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Ammirare lo skyline di una grande metropoli può creare un turbinio di emozioni contrastanti. È emozionante e affascinante, vedere come l’uomo si spinga sempre più in alto, cercando di toccare il cielo. E lo fa per lo più con grazia ed armonia, vetro e metallo che riflettono il blu del cielo, il bianco delle nuvole ed il rosso del tramonto. D’altro canto è in egual modo terrificante, vetro e metallo che oscurano il cielo e cercano di prenderne il posto, impedendoci di vedere l’orizzonte al dì la di essi. Più andiamo avanti e più si cerca di abbandonare la vecchia cattiva abitudine di creare distese di cemento, oggi i quartieri più moderni sono sempre più armoniosi ed in simbiosi con la natura. Cercando non più di cancellare la natura, ma di unire il verde della superficie al blu del cielo, frapponendo in mezzo innovazione e futuro. L’e-Volo è un concorso annuale dove gli architetti possono presentare le loro idee di grattacielo futuristico ecosostenibile, ed allora ecco qui come saranno i grattacieli del futuro.
In simbiosi con la natura
Dopo aver quasi distrutto il pianeta, il prossimo passo evolutivo dell’umanità deve essere per forza quello di entrare in simbiosi con essa. Essence Skyscraper è il progetto che ha vinto il concorso e-Volo nel 2015, presentato dallo studio polacco di BOMP. I suoi ideatori sognano un grattacielo che permetterebbe anche agli abitanti delle grandi metropoli di godere dei vari paesaggi naturali. Il grattacielo, infatti, ripropone, verticalmente 11 scenari naturali: ghiacciai, paludi, montagne, fiumi, cascate, deserti, ecc. Anche il Times Square 3015, presentato da un team inglese, prevede di portare all’interno delle città diversi scenari naturali, ma non solo, anche fattorie, boschi e coltivazioni. Il Reversal Strategy è invece un progetto italiano, immaginando un futuro dove il suolo cittadino venga sfruttato esclusivamente per il verde pubblico, per la coltivazione e l’allevamento, mentre le abitazioni cominciano dal secondo piano ed infine i trasporti non saranno più un problema, in quanto rilegati al solo sottosuolo.
Per depurare il pianeta
Giacché il danno è già stato fatto si pensano anche a delle soluzione per rimediare agli errori del passato. Il Global Cooling Skyscraper è il progetto di due architetti italiani, il quale prevede una struttura verticale enorme, con turbine che generano energia pulita e una struttura creata per spingere l’aria dal terreno verso lo spazio, rallentando lo scioglimento dei ghiacciai. La Noah Oasis è un progetto di tutto rispetto pensato da un team cinese. L’idea è quella di riutilizzare le piattaforme petrolifere, questa volta non per deturpare e sfruttare i mari ma per salvarli. La struttura, infatti, non solo fungerà da habitat naturale per uccelli marini e ricercatori umani, ma sarà anche in grado di raccogliere il greggio disperso in mare da eventuali perdite e riutilizzarlo per creare la plastica che diventerà una struttura sottomarina di alghe sintetiche per il ripopolamento dei coralli. La Climatology Tower vede al centro delle città del futuro una gigantesca cupola verde capace di assorbire l’aria delle grandi città e renderla nuovamente respirabile. Anche Hyper Filter è un grattacielo che promette di depurare l’aria delle città del futuro, assorbendo CO2 e restituendo aria pulita. Il Project Blu, infine, è un progetto cinese che ha una spinta in più rispetto agli altri due, questo grattacielo futuristico, infatti, non solo sarebbe in grado di assorbire CO2 e polveri sottili, ma di trasformarle in energia, sottoforma di metano liquido.
Tecnologia ed efficienza in verticale
Come rendere il futuro super efficiente in un mondo sempre più sovrappopolato? In verticale. Ecco alcune idee tecnologiche in verticale. Il Trans-Pital è il progetto di un ospedale modulare, in grado di far fronte efficientemente a qualsiasi calamità (un terremoto, un incendio, un epidemia). L’ospedale sarebbe infatti formato da una serie di moduli semovibili che ruotano attorno ad un nucleo centrale, in modo da creare le combinazioni perfette per ogni esigenza. I Data Skyscraper sono un progetto veramente interessante di due italiani. Il progetto consiste in data center verticali in grado da accogliere i server di tutte le grandi compagnie, da posizionare nella fredda Islanda. I Data center attuali hanno un fortissimo impatto ambientale, mentre questi sarebbero raffreddati naturalmente dalle rigide temperature islandesi, mentre il calore emesso dai server verrebbe utilizzato per riscaldare gli ambienti utilizzati dal personale umano. Essi, inoltre, utilizzerebbero fonti di energia pulita ricavate dal territorio, quali idroelettrica e geotermica.
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