Tutti conosciamola Silicon Valley, regno di menti eccelse e di aziende che sospingono l’umanità nel futuro. Situata nella California del Nord questa zona del mondo ha dato vita a tutte le più grandi innovazioni tecnologiche, raccogliendo aziende come Microsoft, Ebay, Apple, Amazon, Facebook, Tesla, Google, Samsung, ecc. Le idee che si creano in questa valle di silicio fanno sognare il mondo intero. È questo il posto dove si crea il futuro. Con l’innovazione che corre veloce verso un futuro sempre più vicino, la Silicon Valley deve pensare anche a condizioni di vita pratiche, in un mondo sempre più tecnologico ed automatizzato. È per questo che si è pensato di testare il reddito di cittadinanza.
Cos’è il reddito di cittadinanza
Il termine reddito di cittadinanza è entrato nel collettivo italiano da un po’ di tempo. Perciò è bene fare una distinzione tra la politica del bel paese e l’idea dei grandi colossi californiani.
Non consideriamo il reddito di cittadinanza come un’assicurazione in caso di disoccupazione. In Italia il reddito di cittadinanza (o di inclusione) viene usato per sopperire alla crisi, con la prospettiva e l’impegno da parte di chi lo riceve, di trovare un impiego.
Il reddito di cittadinanza inteso dalla Silicon Valley è un reddito dovuto ai cittadini di tutto il mondo del futuro e non del singolo stato. Cittadini di un mondo dove i lavori manuali non esistono più ed anche quelli intellettuali scarseggiano, perché il lavoro pesante, fisico e mentale, sarà affrontato da robot ed intelligenze artificiali.
Ed allora, per evitare che il mondo alzi i forconi e condanni le nuove tecnologie, le stesse compagnie che quelle tecnologie le hanno create testano una possibile soluzione. La soluzione pensata è un reddito di cittadinanza di 1000 dollari al mese, senza aver bisogno di lavorare. Una vita dove le macchine adempiono a tutte le incombenze e gli esseri umani si godono la vita.
Si parte con il test dal 2019
Il test sarà svolto da Y Combinator, uno dei principali incubatori di start up della Silicon Valley. Sono ancora da definire tutti i dettagli, anche tenendo conto del fatto che questo non è il primo test del suo genere. Altri due test sono stati infatti tentati in Canada ed in Finlandia, ma sono stati interrotti prematuramente.
Lo scopo del test
“Sono abbastanza sicuro che ad un certo punto nel futuro, con la tecnologia che continua ad eliminare i lavori tradizionali, vedremo qualcosa del genere su scala nazionale. Quindi sarebbe una buona cosa rispondere a questioni teoriche ora. Le persone starebbero a casa a giocare ai videogiochi o creerebbero nuove cose? Si sentirebbero comunque felici e realizzate? Non avendo il problema di riuscire a mantenersi sarebbero più utili alla società? Chi riceve il sussidio creerebbe più valore economico di quello ricevuto?”, dice Sam Altman, direttore del progetto.
È per rispondere a queste e a molte altre domande che si vuole testare il reddito di cittadinanza. Il progetto eviterebbe una rivolta dei lavoratori, i quali vedono giorno dopo giorno tagliare posti di lavoro, rimpiazzati dal progresso tecnologico. Ma l’impatto sociale che ciò può avere sulle persone è tutto da valutare.
Sarebbero comunque appagati dalla vita o si sentirebbero inutili e incompleti? C’è comunque da dire che non sarà un obbligo, chiunque voglia rendersi utile nella comunità potrà farlo indipendentemente dal resto, chiunque abbia un idea, un aspirazione, un sogno, non sarà precluso dal perseguirlo. Bisognerà solo attendere per vedere i risultati del test e successivamente scoprire come si evolverà il futuro.
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