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In ogni settore, tramite il progresso tecnologico, cerchiamo di risparmiare energia e risorse naturali perseguendo il rispetto dell’ambiente. I combustibili fossili sono stati uno dei principali crucci per gli ambientalisti a causa dei conseguenziali allarmanti livelli di inquinamento in tutto il mondo. Oltre che nelle automobili, i combustibili fossili sono sempre più utilizzati nella logistica via mare, contribuendo all’inquinamento degli oceani. Un po come l’introduzione della macchina elettrica, nei nostri oceani naviga una nave rivoluzionaria: la nave ecologica Energy Observer.
Cosa c’è di diverso in questa nave da crociera?
Nasce una nave da crociera progettata da Victorien Erussard chiamata Energy Observer che ha attirato l’attenzione del mondo. La popolarità di questa nuova nave da crociera non è per la sua sfarzosità o grandezza, non sono i prezzi del biglietto o i suoi servizi a bordo.
La sua particolarità sta nel principio di funzionamento. La nave utilizza non una, ma più fonti rinnovabili. Alimentata infatti da energia solare, idrogeno, energia eolica e idrica, la nave ecologica impiegherà in sei anni un’attraversata dimostrativa dell’intero pianeta.
L’Energy Observer sarà in tournée in tutto il mondo per sei anni dove approderà in cinquanta paesi diversi, tra cui l’Italia. L’intera circumnavigazione della Terra è un test di verifica del suo auto sostentamento, completamente basato su risorse energetiche rinnovabili senza l’uso di alcun combustibile fossile.
La nave ecologica elimina gli ioni e i sali dall’acqua degli oceani per scinderli in idrogeno e ossigeno. L’idrogeno ottenuto viene quindi immagazzinato fino a quando non ci sarà bisogno di utilizzarlo come combustibile.
Oltre al sistema di approvvigionamento di idrogeno come risorsa combustibile, la nave dispone anche di turbine eoliche e pannelli solari che producono ulteriore energia.
L’Odissea per il Futuro
“Victorien ha la freschezza e la spontaneità di un adolescente, in combinazione con l’intuizione di un uomo di esperienza. Ciò che mi ha sorpreso, la prima volta che l’ho incontrato, è che non sembra aver paura di nulla.”
Nicolas Hulot, ministro di Stato
La nave ecologica costeggia anche l’italia: è stata già nella città dei Dogi che ha costituito una delle tappe fondamentali della nave da crociera.
“Sognavamo di venire a Venezia. La città dei Dogi è una tappa simbolica della nostra Odissea per il Futuro, siamo orgogliosi di aver percorso quasi 7.000 miglia utilizzando solo energie rinnovabili ed idrogeno per raggiungere questa città, sulla quale pesano molte minacce ambientali”, ha dichiarato Victorien Erussard.
In web basta digitare l’hastag #EOdyssey, che sta a significare “l’Odissea dell’Energy Observer”, e ci si può rendere conto di quanto sia supportata e popolare la nuova nave ecologica da crociera.
Un processo scientifico in armonia con la natura
Cinque anni fa, la ricerca di un combustibile ecologico e auto rigenerante, ha spinto Victorien Erussard ad elaborare un concetto che oggi è un evento rivoluzionario.
Anche in questo preciso momento, la nave sta attraversando gli oceani del mondo utilizzando energie rinnovabili, non dannose per l’ambiente e per l’uomo. Con il progetto Energy Observer è possibile completare il giro dell’intero pianeta esclusivamente con l’energia generata dal vento, dalle onde, dal sole e dalle acque oceaniche.
La nave ecologica ha già percorso più di 8.000 miglia dall’inizio del suo viaggio oceanico. La nave inoltre ha una struttura estremamente leggera e insonorizzata. L’odissea dell’Energy Observer è un esperimento tecnologico pieno di speranza, nel caso in cui avrà successo, questo viaggio del mondo potrebbe rispondere a molte domande e risolvere problemi ambientali incombenti.
“La nave ecologica deve essere vista come una promessa per un mondo migliore. Attraverso questa esclusiva Odissea, vogliamo far sognare, sensibilizzare, dimostrare che gli esseri umani possono vivere in armonia con la natura e che la lotta contro il riscaldamento globale può aprire alcune porte ad una nuova espansione economica”.
Jérôme Delafosse, capo della spedizione Energy Observer
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