Robot CEO VS Human CEO

È cambiato il nostro modo di percepire i robot. Da qualche tempo, abbiamo smesso di attribuire ad un robot un film di fantascienza, come se fosse uscito da Star Wars. Abbiamo realizzato che i robot sono una realtà, anche molto vicina, di tecnologie fisiche e digitali che ci aiutano a lavorare e a vivere meglio.

Apprezziamo tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, i chatbot, l’apprendimento automatico e altri tantissimi progressi dell’informatica che rientrano nel campo esteso della robotica.

I Manager tecnologici

La proliferazione della robotica avanzata assume caratteristiche sempre più umane: un nuovo studio ha rilevato che il 53% dei lavoratori dipendenti da un capo aziendale (CEO) sarebbe felice di lavorare per un robot.

Quasi 1 lavoratore su 10 ritiene che una società basata interamente sulla tecnologia intelligente sarebbe più piacevole di un’azienda fatta da rapporti umani. L’83% degli HR manager ritiene che l’automazione e i robot sostituiranno la gran parte del nostro lavoro all’interno delle aziende e dei sistemi di produzione.

Le attività pratiche e operative fisiche saranno le prime ad essere sostituite. Lo step successivo sarebbe la collaborazione lavorativa e professionale tra umani e robot.

Anche McKinsey sostiene che l’automazione industriale sarà talmente invasiva che i robot del 2050 vestiranno in giacca e cravatta e siederanno ad una scrivania di ufficio.

I robot quindi potranno sostituire i manager e prendere decisioni importanti strategiche per le aziende, e perché no, collaborare con importanti professionisti umani.

Il bipolarismo umano

I dati sorprendenti della ricerca rivelano che un po’ più della metà dei lavoratori gradirebbe un CEO robot. La notizia è quindi assolutamente in disaccordo con un precedente sondaggio commissionato dal governo del Regno Unito che ha rilevato che oltre 6 milioni di lavoratori UK temevano che i loro ruoli sarebbero stati sostituiti da macchine nel futuro prossimo.

Dal sondaggio di oltre 1.000 persone in tutto il paese si è rilevato che più del 37% (percentuale equivalente a 10 milioni di lavoratori) prova frustrazione poiché crede che il proprio lavoro peggiorerà nel prossimo decennio.

Perché questa contraddizione? In effetti, noi umani proviamo dei sentimenti contrastanti verso la tecnologia ma infondo sappiamo che ci è indispensabile. Per questo motivo, proviamo un senso di fiducia verso il progresso tecnologico.

Molti di noi interagiscono quotidianamente con App, controlli vocali come Google, Amazon Alexa o Siri, automatizzando il nostro lavoro quotidiano e lasciando che il software intelligente ci aiuti con i nostri compiti importanti.

Stiamo in pratica trasferendo molta della nostra vita sulla tecnologia. Potremmo ancora essere lontani dall’avere macchine fisiche, artificialmente intelligenti che lavorano al nostro fianco, o addirittura che siano nostri CEO, ma la tecnologia necessaria affinché questo possa avvenire sta avanzando abbastanza velocemente.

Non è utopia pensare di vivere questi scenari in futuro. Sarà questo il motivo per cui le persone stanno familiarizzando con l’idea di lavorare per CEO Robot?

Umano o Robot?

Molti dipendenti sul posto di lavoro sono spesso insoddisfatti a causa della struttura manageriale del loro lavoro, i robot non saranno come gli umani, hanno dei limiti, ma avere un CEO robot ha anche i suoi vantaggi. “L’uomo non è una macchina“, chiunque di noi avrà sentito dire frasi del genere che sintetizzano la questione.

Un CEO umano ha più punti di debolezza, ma semplicemente per sua stessa natura. Potrà trascorrere giornate peggiori e altre migliori, potrà avere o meno problemi personali, potrà provare sentimenti contrastanti, potrà aver dormito poco o lavorato troppo.

Inevitabilmente tutto ciò ha un peso nel campo professionale e manageriale, per questo un CEO Robot è preferibile da gran parte dei lavoratori: eliminerebbe i conflitti, aumenterebbe l’efficienza ed avrebbe un processo decisionale sempre sensato e valido.

Un CEO Robot è tutto questo ma non è un umano: Robot CEO o Human CEO?

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