Il progresso avvicina sempre di più il campo medico a quello tecnologico. Servendosi dell’intelligenza artificiale la medicina ha potuto ottenere moltissimi miglioramenti, riuscendo a diventare sempre più specifica e avanzata.
Alcuni ricercatori hanno sviluppato un test di intelligenza artificiale in grado di rilevare i primi segni di demenza.
L’obiettivo è utilizzare il test in ambito medico per riuscire ad individuare anticipatamente coloro che soffrono di disturbi crescenti. È noto che riconoscere una malattia il prima possibile è l’informazione che permette di fornire un trattamento appropriato e di aumentare di molto le probabilità di guarigione.
La tecnologia ci può aiutare a conoscere prima dei sistemi medici tradizionali, alcune forme progressive di malattie specifiche, tra cui la demenza senile.
Il test IA è un progresso medico
I ricercatori hanno modulato un nuovo test interattivo basato sull’intelligenza artificiale. Il test pone al paziente una serie di domande tramite l’uso di un avatar sull’interfaccia dello schermo. Il sistema ascolta le risposte, le rielabora e differenzia le persone in varie classi di appartenenza.
L’attribuzione in classi differenti è basata sulla diversa interpretazione dei problemi cognitivi suggeriti, quindi si basa sul discostamento delle risposte dalla risposta esatta. La valutazione è stata modulata sul disturbo di demenza, ben diversa dalla dimenticanza correlata all’invecchiamento.
Il test porrà alcune domande fisse ma anche domande diverse a pazienti diversi e domande diverse allo stesso paziente, nei casi in cui il paziente faccia diverse visite successive.
Quest’ultima funzione è progettata per ridurre le possibilità che qualcuno diventi troppo familiare con le domande, compromettendo la veridicità del test. Le domande si basano sui criteri internazionalmente riconosciuti contenuti nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
I ricercatori medici/informatici
La nascita di questo test medico intelligente è dovuta ai ricercatori dell’Università di Osaka e del Nara Institute of Science and Technology. Lo scopo della ricerca era di sviluppare un’alternativa alle tradizionali prassi mediche efficienti allo stesso modo ma comunque meno interattive e immediate.
Il fattore tempo nel campo medico è un aspetto fondamentale, la malattia deve essere riconosciuta tempestivamente ma il processo medico necessario per farlo è relativamente lungo, questo rappresenta ovviamente un problema nelle società in cui i casi di demenza sono in aumento.
Secondo uno dei ricercatori Takashi Kudo: “Se questa tecnologia sarà ulteriormente sviluppata, sarà possibile sapere se un individuo anziano è nelle fasi iniziali della demenza o meno, attraverso conversazioni con avatar di computer tenute anche a casa ogni giorno. Conversazioni quotidiane con l’IA in casa dovrebbero aiutare ad identificare i primi segni di demenza. Questo permetterà di consultare un medico il prima possibile, prima della fase di sviluppo del processo. Il nuovo metodo è innovativo: non richiede tempo e ha moltissimi vantaggi rispetto agli attuali metodi diagnostici“.
L’intelligenza artificiale utilizzata per rilevare i primi segni di demenza
I tipi di informazioni valutate dal test, attraverso l’intelligenza artificiale, comprendono ritardi nelle risposte, intonazione, percentuale di verbi e nomi usati, articolazione e tono vocale. Anche lo sguardo del paziente viene analizzato tramite un riconoscimento oculare che possa indicare il livello della sua attenzione.
Gli algoritmi del test sono stati sviluppati sulla base di una valutazione delle caratteristiche del linguaggio, della lingua e delle espressioni facciali registrate precedentemente e raccolte in database. Nelle prove, l’intelligenza artificiale ha dimostrato come si possa differenziare la demenza tra i vari pazienti classificandola, senza bisogno di essere programmata precedentemente.
Il test vanta un tasso di successo del 90% basato sulla richiesta di solo sei domande. Il tempo tipico per la valutazione è di soli 2-3 minuti. Il test è una svolta del campo medico: permette di rilevare la demenza attraverso avatar di computer interattivi.
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