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Scattare foto e riprese mozzafiato ad alta quota oggi non è così impossibile: basta un drone, creatività e passione per la fotografia. L’uso civile dei droni è aumentato vertiginosamente per la fotografia e per le riprese video aeree, molto importanti anche nelle attività professionali. Sicuramente tra le case produttive di droni più note c’è la DJI. La DJI è un colosso cinese con un fatturato di ben 18 miliardi, il top della sua gamma di prodotti sono i droni DJI Phantom e DJI Mavic.
Foto ad alta quota
Le foto più belle molto spesso infatti sono scattate con un drone radiocomandato tramite il quale si possono ottenere non solo fotografie interattive 2.0, ma anche scatti molto articolati e definiti. La mania di unire i droni a riprese video o fotografie è detta dronography.
Per definizione “la Dronography è la scienza, l’arte e la pratica di creare immagini o dei video con la registrazione di luce o altre radiazioni elettromagnetiche per mezzo di un drone volante attorno o sopra un certo luogo“.
Con questi affascinanti strumenti quindi è possibile fare un magico viaggio intorno al pianeta come ad esempio, attraverso l’utilizzo della dronography, da parte di Christian Grewe.
Quest’ultimo dronista professionista ha realizzato un mix di esperienze di viaggio attraverso 12 paesi diversi in un periodo di sette mesi con filmati realizzati attraverso un drone con fotocamera 4K.
Dal DJI Phantom 3 al DJI Phantom 4 Pro
Il viaggio di Christian Grewe è stato girato usando un DJI Phantom 3. Egli ha realizzato un vero e proprio tour mondiale aereo che comprende viaggi coinvolgenti in giro per il mondo.
È certo che il mondo è ancora più affascinante quando abbiamo la capacità di volare sopra esso, soprattutto se possiamo farlo utilizzando il campo della fotografia. Ad alta quota, ogni paesaggio esprime al meglio le proprie caratteristiche.
L’esempio riportato di dronography di Christian Grewe viene realizzato quindi grazie all’utilizzo del DJI Phantom 3. Successivamente questo modello di drone si è evoluto con un modello chiamato DJI Phantom 4. Quest’ultimo ha conquistato moltissimi negozi droni e di conseguenza ha gestito una sorta di monopolio.
Ma la DJI continua a stupirci a meno di otto mesi di distanza dall’uscita del Phantom 4, quest’ultimo viene sottoposto da un essenziale e rigoroso aggiornamento: nasce la sua versione Pro. Esso rappresenta una rivoluzione per questa fascia di droni.
Le caratteristiche del DJI Phantom 4 Pro
Tra le caratteristiche più in vista ritroviamo una videocamera ulteriormente potenziata.
Il sito ufficiale della Dji riporta le caratteristiche della fotocamera del modello Phantom 4 Pro:
“Fotocamera con sensore 20MP 1 pollice (Camera with 1-inch 20MP Sensor):
L’obiettivo è progettato su misura ed è composto da otto elementi disposti in sette gruppi. Il modello giova della prima telecamera DJI che utilizza un otturatore meccanico, eliminando il rischio di rotolamento o distorsione dell’otturatore.
Elimina gli errori che si possono avere quando si scattano immagini di soggetti in rapido movimento o quando si vola ad alta velocità. È stata migliorata l’elaborazione video, supporta video H.264 4K a 60fps o H.265 4K a 30 fps, entrambi a 100Mbps“.
Grazie al nuovo sensore CMOS, sarà possibile bilanciare meglio la differenza tra alte luci ed ombre, in maniera analoga a ciò che accade con la fotografia HDR.
DJI si è impegnata molto per questa funzione dato che si tratta di uno dei maggiori problemi della fotografia aerea: la differenza di luce tra cielo e terreno (il primo molto luminoso, il secondo scuro).
La caratteristica e l’evoluzione principale dell’ultimo drone della DJI è sicuramente la fotocamera. Non a caso è il modello esclusivo dei professionisti grafici, fotografi e cinematografi. Le sue prestazioni sono definibili quasi un caso isolato nel mercato evolutivo dell’automazione dei droni.
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