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Firefox è entrato a far parte dei browser che accettano il formato immagini WebP di Google, un altro riconoscimento per lo sforzo del gigante di Internet di migliorare il web con un formato di immagine migliore.
Il WebP è un particolare formato di compressione per le immagini. È stato sviluppato da Google ed è appositamente utilizzato nel web . È un formato appositamente creato per ottimizzare il caricamento delle immagini sulle pagine web pur mantenendo un’alta qualità.
Come nasce il WebP
Nel 2010, Google ha introdotto il formato di immagine WebP che è più piccolo del 45% rispetto al formato immagini PNG ma i due formati hanno la stessa qualità. Il formato di immagine di Google è ovviamente supportato da Google Chrome e da tutti i browser implementati da Google stesso.
L’utilizzo del formato può velocizzare i tempi di caricamento di Google Play e di altri molti prodotti di proprietà Google grazie alle dimensioni ridotte dei file delle immagini.
Chi ha adottato il WebP Google?
Google comunque ha avuto difficoltà a incoraggiare i produttori guru di browser ad integrarsi nel WebP. Mozilla inizialmente ha rifiutato il nuovo formato di immagini Google: riteneva che non offrisse abbastanza miglioramenti rispetto ai formati di immagine più diffusi, JPEG e PNG.
In secondo momento ha valutato seriamente WebP ma ha scelto di provare a usare ancora il formato JPEG. Dopo Microsoft anche Mozilla decide di arricchire il suo browser con il supporto per il formato WebP. Ora sia Mozilla che Microsoft, con il suo browser Edge, hanno integrato il formato di Google nei loro browser.
“Mozilla sta portando avanti il supporto all’implementazione per WebP“. WebP funzionerà in versioni di Firefox basate sul suo motore di ricerca Gecko, Firefox è disponibile per computer e per Android ma non per iOS. Mozilla prevede di aggiungere anche questo tassello mancate dell’iOS nel 2019.
Utilizzare un nuovo formato di immagine sul web non è così semplice. Oltre alle sfide tecniche e ai nuovi rischi per la sicurezza, adottare un nuovo formato di immagine significa adottarlo a tempo indeterminato, perché rimuoverlo in futuro distruggerà, come in una reazione a catena, i siti Web che si basano su di esso.
In generale, questo effetto “a catena” si può instaurare per ogni aspetto del web: rappresenta una tematica cruciale per gli sviluppatori di browser. I creatori di browser e gli sviluppatori di siti Web desiderano far avanzare la tecnologia con l’introduzione di nuove due forme, ma non possono rimuovere gli aspetti precedenti delle fondamenta web.
La diffusione del WebP di Google tra i browser
“Stiamo assistendo a una serie di sviluppi che potrebbero portare a un’adozione accelerata di WebP“, dichiara Mozilla. Mozilla è uno dei principali sostenitori di un altro formato di immagine in fase di sviluppo, AVIF. WebP è basato sulla tecnologia di compressione video VP8 di Google mentre AVIF è basato su un formato video più recente chiamato AV1 di un gruppo molto più ampio, l’Alliance for Open Media.
Questa alleanza tecnologica include grossi rappresentati del web, tra cui Google, Apple, Microsoft, Cisco, Amazon, Netflix e Facebook, ma la maggior parte del suo lavoro è focalizzato sul formato video AV1.
“Attendiamo anche che AVIF sia pronto e continueremo a investire in esso“, ha affermato Mozilla. Chrome, Firefox ed Edge utilizzano immagini in formato WebP, a questo punto l’unico browser che manca è Safari dell’Apple.
L’Apple ha brevemente utilizzato il supporto WebP nelle versioni di test del suo browser Safari, ma lo ha poi rimosso, un inconveniente per gli sviluppatori che vogliono utilizzare il formato, ma Apple vuole assicurarsi che i loro siti Web funzionino su iPhone e iPad.
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