Hyperloop è una tecnologica in via di creazione che ci apre le porte (o il tubo?) per il futuro. È infatti un mezzo di trasporto ad alta velocità che consiste in una capsula “sparata” in un tubo. Ne abbiamo parlato anche nell’articolo dei LEGO giganti di Elon Musk.
La sfida di SpaceX
Torniamo indietro di qualche anno quando l’agenzia aerospaziale di Elon Musk, SpaceX, lancia una sfida. L’idea è quella di creare un mezzo di trasporto veloce, efficiente, economico ed ecosostenibile: Hyperloop per l’appunto.
Nella sua sede californiana SpaceX ha costruito un piccolo sistema hyperloop, lungo circa un miglio ed alto sei piedi. Dopodiché, nel 2015, ha lanciato una sfida ad innovatori ed università che si interessano di tecnologie e soluzioni per quanto riguarda i trasporti ad alta velocità, in tutto il mondo.
La sfida consiste nel costruire il pod, ovvero la capsula che fungerà da vagone treno. Essa dovrà adattarsi perfettamente ed efficientemente con la struttura per l’alta velocità realizzata da SpaceX.
La SpaceX Hyperloop Pod Competition si è svolta nel Gennaio del 2017, nell’Agosto del 2017 e nel Luglio del 2018. Le tre competizioni sono uniche nel loro genere e sono servite per supportare il progetto di SpaceX nonché per invogliare team di giovani ad entrare nel mondo dell’innovazione realizzando il design del pod di hyperloop.
La prossima sfida
Per il Pod Competition del 2019 sono state aggiunte alcune linee da seguire. Ogni team dovrà avere il proprio sistema di comunicazione. Inoltre sono state modificate alcune linee guida per quanto riguarda la spinta di propulsione e la frenata.
La competizione avverrà la prossima estate, ma per allora chissà se il primo prototipo non in scala avrà già effettuato la sua prima corsa.
Chi ha raccolto la sfida?
Chi ha raccolto la sfida di SpaceX a sfiorare la velocità del suono dentro una capsula sparata in un tubo? Nonostante possa sembrare un’esperienza terrificante tutti i team coinvolti nonché la stessa SpaceX rassicurano che il sistema di trasporto Hyperloop è 10 volte più sicuro di qualsiasi altro mezzo di trasporto.
La Virgin, con il suo Hyperloop One, sembra essere a buon punto, anch’essi hanno a disposizione un “tubo” simile a quello del quartier generale di SpaceX, per effettuare i test. Troviamo poi l’HyperloopTT (Technologies Transportation), il cui co-fondatore è italiano. Essi hanno già presentato il primo prototipo di capsula in dimensioni reali.
Come funziona Hyperloop
Prima di capire come si muovano i vari team che competono cerchiamo di capire quale è l’obiettivo che perseguono. Hyperloop è una sorta di treno a levitazione magnetica, aerodinamico, sparato all’interno di un tubo.
Questo tubo viene pressurizzato, svuotato dell’aria, per poi spingere le capsule attraverso l’aria compressa posteriormente. Così facendo i vagoni raggiungerebbero la velocità di 1200 km/h, sfiorando la velocità del suono.
Il tutto senza carburante, ma sfruttando la sola energia elettrica, prodotta dai pannelli fotovoltaici. Questo mezzo di trasporto percorrerebbe la distanza Roma – Milano in 25 minuti mentre per collegare San Francisco e Los Angeles impiegherebbe 30 minuti.
Una corsa contro il tempo
L’obiettivo, ora che nello scenario hyperloop spuntano diversi nomi, è quello di bruciare gli altri competitori sul tempo, per poter affermare di essere stato il primo a collegare due località con un vero e proprio sistema hyperloop.
La Hyperloop One ha già firmato con gli Emirati Arabi, per realizzare entro il 2020 il collegamento Dubai – Abu Dhabi di appena 12 minuti. Mentre la canadese TransPod realizzerà entro il 2030 il collegamento Montreal – Toronto di 45 minuti, ma prima di ciò testerà il suo lavoro con una mini linea di appena 3 km a Limoges in Francia.
La linea potrebbe essere presto funzionante. Ma a far più sperare è proprio il frutto della mente italiana di HyperloopTT, con la sua capsula “Quintero One”. Essa infatti sembra essere la capsula meglio realizzata fino ad ora, un vero proiettile ultra veloce ed ultra sicuro, la quale potrebbe sfrecciare tra le città già nel corso del 2019.
HyperloopTT ha infatti firmato accordi con Stati Uniti, Emirati Arabi, Brasile, Francia, India, Cina, Corea, Indonesia, Slovacchia, Repubblica Ceca ed Ucraina. Bipop Gresta, co-fondatore ha dichiarato: “Nel 2019 questa capsula sarà completamente ottimizzata e pronta per trasportare passeggeri”.
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