La Maker Faire Rome è la più grande fiera europea sull’innovazione. Un evento che vede la partecipazione di scuole, università, appassionati di tecnologia, centri di ricerca, studenti ed imprese. Un viaggio attraverso robotica, intelligenza artificiale, aerospazio, food 4.0, sostenibilità, riciclo, energie rinnovabili, ecc.
Maker Faire Rome 2018
La Maker Faire Rome di quest’anno si è da poco conclusa e si è tenuta alla Fiera di Roma dal 12 al 14 Ottobre. Quella di quest’anno era la sesta edizione. Il Maker Faire è nato nella zona di San Francisco, a due passi dalla Silicon Valley, nel 2006.
Da sei anni il Maker Faire è approdato anche a Roma, con la European Edition. Roma si è infatti posta al centro della vetrina dell’innovazione europea. Il Maker Faire di Roma è il più grande al di fuori degli Stati Uniti ed il secondo al mondo per numero di visitatori, con 100 mila presenze.
Sembra quindi che l’interesse per l’innovazione e la tecnologia sia alto anche nel bel paese. È una fiera, un luogo di incontro pensato per mettere in evidenza inventori emergenti, avvicinare università, scuole e centri di ricerche con imprese e mettere in contatto i diversi inventori tra di loro.
Inoltre il Maker Faire punta ad avvicinare giovani e giovanissimi all’innovazione, con laboratori interattivi e divertenti esperimenti, nonché sensibilizzare i visitatori per quanto riguarda gli attuali problemi mondiali.
Chi sono i makers?
Per chi non la conoscesse la Fiera di Roma è una serie di imponenti capannoni che si riempiono di stand ad ogni evento che prende vita al loro interno (Romics, Fiere dell’artigianato, Fiera dell’Oriente, ecc).
Anche in questo caso i capannoni della fiera hanno preso vita con centinaia di stand, che accoglievano i makers. Ma chi sono i makers? I makers sono inventori, appassionati di tecnologia, studenti, innovatori, pensatori, artisti, ingegneri, ecc.
Tutti coloro che con il proprio lavoro inventano, creano e sorprendono il mondo, cercando di rendere il futuro un posto migliore. Ma i makers sono molto di più sono un vero e proprio movimento sociale e culturale, capaci di sviluppo economico e politico, capaci di migliorare ciò che esiste e creare ciò che ancora non esiste.
Si dice che i makers daranno vita alla prossima rivoluzione industriale.
Makers ed espositori 2018: scuole
I makers e gli espositori accorsi a portare le loro idee innovative anche quest’anno sono diversi, in particolar modo i più giovani, che tra i banchi di scuola iniziano a creare il futuro.
Come i ragazzi di una scuola superiore di Monte Rotondo (Roma), che hanno presentato il loro Acquario 3.0, dove nuotano pesci robot che si muovono evitando gli ostacoli e gli altri pesci presenti, come fossero pesci veri. Oppure i ragazzi della scuola Sandro Pertini, di Ladispoli (Roma), che hanno presentato alla fiera “Mario”, un robot che aiuta gli anziani.
Un’altra scuola superiore, questa volta di Assisi (Perugia), ha realizzato un magnetometro sismico. Dalla scuola internazionale di Roma, la Marymount International School, invece, arriva un avanzato drone. Da Catania, invece, arriva il progetto di un Autoparco 4.0, mentre da Terni, ad entrare nel futuro è un’azienda vinicola 4.0.
Una classe dell’istituto di chimica di Catania, ha invece presentato un pesticida eco-compatibile e naturale, estratto da aglio e peperoncino.
Makers ed espositori 2018: imprese ed inventori
Oltre alle scuole anche i più grandi portano le loro idee nella vetrina della fiera. Ci sono applicazioni per smartphone e tablet, come Task_Able, che aiuta persone con disturbi del neuro sviluppo.
Ci sono decine di robot, intelligenze artificiali, accessori per le smart house, idee ecosostenibili per lo smaltimento ed il riciclo dei rifiuti. Ci sono idee per evitare gli sprechi di cibo, come Dadone, che crea dadi vegetali utilizzando la parte inutilizzata delle verdure nei processi alimentari industriali e culture idroponiche.
Ci sono abiti ed oggetti eco-friendly e naturali. Decine di stampanti 3D per ogni tipo di utilizzo, realizzazioni 3D di edifici e musei e realtà virtuali. Ci sono poi grandi imprese che vogliono mostrare il loro approccio verso il futuro ai cittadini, come Eni, Acea, ecc.
Non mancano ovviamente conferenze, incontri, laboratori ed esperienze uniche da vivere. Per adesso la fiera dell’innovazione è terminata, ma visto il successo degli ultimi 6 anni, non vi è alcun dubbio che sarà un appuntamento fisso che ogni anno porterà nella capitale una ventata di futuro.
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