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Netflix è stato coinvolto in una forte discussione. Come tutti sappiamo è un servizio a pagamento di streaming on demand. Netflix è una sito web che offre un vastissimo contenuto di programmi, film, serie tv e documentari.
Gli utenti di Netflix hanno la possibilità di poter scegliere un film di qualsiasi genere, a qualsiasi ora che preferiscono. Come qualsiasi piattaforma informatica, Netflix è anche un famigerato raccoglitore di dati. Il sito registra le tue ricerche, i film o serie TV più cliccate dagli utenti facendo attenzione anche al loro genere di appartenenza.
Su questo argomento, la piattaforma di streaming on demand, è stata “accusata” di essere capace di fare un’ipotesi plausibile circa l’etnia di appartenenza degli utenti, consigliandoli di conseguenza determinati film, o anche consigliandoli in un modo diverso.
Le accuse di Stacia Brown
È stata Stacia Brown a notare questa tendenza di Netflix e a notificarla al resto del mondo tramite un post su Twitter. Stacia Brown sostiene che Netflix consiglia i suoi contenuti in base alla razza degli utenti. Brown ha pubblicato una foto del suo account Netflix che gli mostrava come il film suggeritole intitolato “Like Father” le appariva.
Il film ha come protagonisti Kristen Bell e Kelsey Grammer, accompagnati dai personaggi secondari interpretati da Leonard Ouzts e Blaire Brooks. Il punto chiave è che Stacia Brown invece di visualizzare i personaggi principali sulla locandina sponsorizzata da Netflix, ha visto Leonard Ouzts e Blaire Brooks, i due attori secondari di colore.
Il suo tweet, chiede se lei fosse l’unica persona a vedere una locandina in cui non apparissero i personaggi principali:
Other Black @netflix users: does your queue do this? Generate posters with the Black cast members on them to try to compel you to watch? This film stars Kristen Bell/Kelsey Grammer and these actors had maaaaybe a 10 cumulative minutes of screen time. 20 lines between them, tops.
– 18 ottobre 2018
Quindi, non solo Leonard Ouzts e Blaire Brooks non sono i protagonisti principali del film ma, in accordo con Brown, quest’ultimi sono addirittura presenti in minima parte nel film, probabilmente per soli 10 minuti.
Perché promuovere un film mostrandone i protagonisti secondari? In questo modo Netflix è stato accusato di suddividere i suoi prodotti in funzione della razze degli utenti.
Le conseguenze di un Tweet
Ad alimentare il tutto è stata la risposta al post Twitter di molte persone non di colore, che hanno risposto di vedere il film presentato tramite Bell e Grammar. La Brown ha quindi analizzato molti altri titoli disponibili su Netflix, e ha notato la stessa tendenza.
Just did another cursory scroll of suggested watches and the posters they gave me.
18 ottobre 2018
In realtà ha senso che Netflix utilizzi tutti i dati disponibili per fare la “migliore” pubblicizzazione di contenuti per ogni utente. Questo ovviamente lascia pensare che sarebbe assurdo che Netflix utilizzasse addirittura la razza degli utenti per il processo di pubblicizzazione di contenuti.
È abbastanza logico che il servizio mostri raccomandazioni basate su dati demografici. Al massimo è pensabile che Netflix stia mostrando i titoli con personaggi minori in evidenza invece che con i personaggi dei ruoli principali, al fine di guidare un maggior coinvolgimento da specifici gruppi razziali.
Netflix ha lasciato una dichiarazione pubblica a riguardo, rispondendo alle accuse: “Si afferma che consideriamo i dati demografici quando personalizziamo la pubblicizzazione dei contenuti, ma ciò non è assolutamente vero. Non chiediamo ai membri la loro razza, genere o etnia, quindi non possiamo usare queste informazioni per personalizzare la loro esperienza personale su Netflix. Le uniche informazioni che usiamo sono le cronologie di visualizzazione di un membro. In termini di miniature, queste sono diverse e cambiano regolarmente. Questo per garantire che le immagini che mostriamo siano utili soltanto per decidere quali contenuti guardare“.
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