Gli elisoccorso diventano sempre più hi-tech, per trasformarsi in un mini ospedale volante, per intervenire prontamente sul posto od in volo, dirigendosi all’ospedale.
Gli elicotteri da soccorso sono pronti ad intervenire in condizioni sempre più estreme, per poter aiutare il paziente, con mini apparecchiature all’avanguardia, in continuo collegamento con l’ospedale.
L’elisoccorso del futuro
Uno scenario ultratecnologico, che ci catapulta in un futuro che potrà presto divenire realtà, è quello descritto al congresso internazionale “Remote”.
Le ambientazioni simulate ci mostrano come è possibile intervenire anche nelle condizioni più estreme, volando attraverso la nebbia grazie alla realtà virtuale. Evitando alberi e cavi dell’alta tensione grazie ai sensori equipaggiati sull’elicottero.
Nel frattempo il paziente portato a bordo, viene sottoposto alla tac, di cui il velivolo è equipaggiato, mentre continua la corsa verso l’ospedale. Il medico riceve i dati attraverso il casco e può così intervenire in volo, mentre grazie alla connessione 4G concorda il piano d’azione con l’ospedale.
Alleanza tra medici ed ingegneri
Il nuovo elisoccorso è stato presentato al congresso internazionale “Remote” ed è subito emerso come esso sia un vero gioiello di ingegneria, un mini ospedale volante all’avanguardia. Ciò sarà presto realtà grazie alla collaborazione tra medici ed ingegneri.
Il congresso è stato organizzato dalla Siaarti (Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva) presso lo stabilimento Leonardo, il quale è leader a livello di elisoccorso, con più di 600 elicotteri da soccorso in oltre 50 paesi.
“Il nostro obiettivo è definire un modello di elisoccorso simile ad una terapia intensiva mobile, come un pezzo di ospedale che si sposta sul territorio per affrontare al meglio anche i pazienti più critici, compresi quelli colpiti da patologie tempo-dipendenti, come ictus e infarto, la cui prognosi è strettamente legata alla tempestività dell’intervento”.
Ottimizzare la ricerca ed il volo
Spesso gli elicotteri da soccorso devono intervenire in condizioni estreme, perciò, per la buona riuscita dell’intervento non bisogna attenersi solamente alla bravura del medico, ma anche a quella del pilota.
Ci sono già diverse tecnologie pronte ad equipaggiare questi velivoli e ad entrare in azione. Come i sistemi di autopilota di ultima generazione, che guidano il pilota attraverso le condizioni meteo più avverse, sensori che rilevano gli ostacoli lungo il percorso e sensori ad infrarossi che percepiscono il calore del paziente.
Ci sono poi sistemi di ultima generazione che ricostruiscono virtualmente 3D l’ambiente esterno, proiettandolo direttamente sul quadro comando del pilota.
Gli ingegneri hanno inoltre sviluppato sistemi che ammortizzano le vibrazioni e luci per la visione notturna, che permettono di operare in cabina senza abbagliare il pilota.
Ottimizzare il soccorso
Gli elisoccorso inoltre saranno equipaggiati con attrezzature mediche all’avanguardia e miniaturizzate, create su misura per gli elicotteri.
Attrezzature miniaturizzate con connessione 4G che si collegano direttamente con l’ospedale, trasmettendo i dati clinici del paziente in tempo reale.
Inoltre si sta studiando come rendere l’ambiente più confortevole per medico e paziente. Tutto ciò dovrà essere attentamente studiato e rapportato con l’ambiente circostante.
“Vogliamo capire come applicare metodologie cliniche in ambienti ostili, ad esempio in alta montagna, valutando sulla base delle letteratura scientifica quali trattamenti hanno un reale impatto sulla mortalità e sull’invalidità dei pazienti”.
Gli elisoccorso compiono già meraviglie, così come piloti e medici di bordo, individuando superstiti in condizioni estreme, trasportandoli attraverso un volo disperato verso il più vicino ospedale. Ora si vuole fare ancora di più, si vuole abbattere quel muro al dì la del quale non siamo ancora in grado di spingerci.
Per realizzare imprese impossibili, alzarsi in volo in condizioni estreme, operare in volo, comunicando in tempo reale con l’ospedale. Utilizzare quei minuti preziosi che spesso risultano ancora fatali al meglio. Il tutto è possibile grazie ad una collaborazione medici-ingegneri.
Gli elisoccorso del futuro non tarderanno a farsi vedere.
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