“Marte è la prossima frontiera, quella che una volta era il selvaggio West, quella che era l’America 500 anni fa”.
Marte sarà la seconda casa della razza umana. È inevitabile ed è certo ormai che la prima colonia spaziale sarà sul pianeta rosso. Non trascorreranno molti anni ancora prima che i primi coloni inizieranno a popolarla. E come è stato per l’America allora sarà per il nuovo pianeta.
Ci saranno campi da coltivare, animali da allevare. Ci saranno laboratori e case, negozi e ristoranti, risorse da usare ed energie da realizzare.
Sarà un mondo nuovo da creare, un nuovo capitolo della storia umana da scrivere, partendo da una pagina ancora completamente bianca, anzi rossa, come la terra brulla che immutabile colora tutta la superficie marziana.
Ed è proprio da quella terra rossa, che crediamo morta, che bisogna partire. Il primo passo è riuscire a coltivarla.
The Martian Garden
La risposta è si, la terra marziana si adatta perfettamente alle colture terrestri. Sono stati fatti numerosi studi a riguardo e coltivare sul pianeta rosso non sarà un problema.
Lo abbiamo visto al cinema con “The Martian”, ma la scienza ci spiega che non fu solamente una finzione cinematografica, ma la realtà. The Martian Garden porta un pezzetto di Marte in casa, per provare a coltivare sulla terra aliena.
The Martian Garden è il modo per avvicinarci il più possibile a Marte senza lasciare il pianeta Terra.
Dobbiamo ovviamente specificare che nulla è mai tornato sulla Terra portando con se suolo marziano. Perciò quella che abbiamo non è vera terra marziana, ma ciò che più ci si avvicina.
Mojave Mars Simulant
La NASA e gli scienziati del JPL hanno simulato il suolo marziano, per prepararsi ad affrontare le varie missioni che negli anni hanno visto il quarto pianeta del sistema solare come protagonista.
Ma non solo, Mojave Mars Simulant è arrivato anche nelle classi di molte scuole in giro per il mondo, per aiutare gli studenti e per avvicinarli all’esplorazione spaziale.
The Martian Garden realizza la stessa terra del Mojave Mars Simulant, portandola direttamente a casa di appassionati, per cifre davvero irrisorie, che partono da circa sei dollari.
Terra aliena
La Mojave Mars Simulant è stata creata per la prima volta nel 2007 ed utilizzata fino ad oggi dalla NASA per supportare le missioni future. The Martian Garden ci invia a casa samples di terra presa esattamente dai stessi depositi utilizzati dagli scienziati della JPL.
Le rocce (basalto arricchito di ferro) vengono frantumate in diverse gradazioni, da granelli a polvere, sterilizzata ed imbustata.
Mojave Mars Simulant 2
La prima versione di Mojave Mars Simulant è ancora in commercio e utilizzata per la maggior parte delle simulazioni da parte di nasa e scienziati. È però sorto il bisogno di una terra che si avvicinasse ancor di più al suolo marziano.
Dopo le ultime missioni sul pianeta rosso (Curiosity, ecc) abbiamo appreso informazioni maggiori sul suo terreno. Terreno che è possibile ricreare con l’aggiunta di vari additivi. È così che è nato Mojave Mars Simulant 2 – Enanched Mars Simulant.
Per creare la seconda versione del terreno marziano si è partiti da una gradazione super fina di esso, per poi aggiungere idrossido ferrico, ossido di magnesio, solfati e silicati. Con quest’ultima versione è stato possibile creare un tipo di terreno con più del 90% di composizione chimica uguale alla superficie di Marte.
Mojave Mars Simulant 2 è ciò che al momento più si avvicina a Marte sul pianeta Terra. Il tutto a poco più di 34 dollari a sacchetto.
Chiunque può provare a coltivare qualcosa su Marte, comodamente dalla propria casa terrestre. Appassionarsi a qualcosa lontano 58 milioni di chilometri e sognare un futuro prosperoso per l’umanità, che si appresta a diventare una razza multi planetaria.
“Al Martian Garden crediamo che l’elemento più importante alla volta di Marte è il supporto del pubblico. Senza un pubblico informato ed entusiasta a supportarci, l’umanità non raggiungerà mai Marte”.
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