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Elon Musk ha ricevuto il via libera per il lancio di 7000 satelliti

Non è la prima volta che sentiamo promesse su una connessione globale. Un’alternativa a cavi ed antenne. Un modo per connettere il mondo intero, comprese le zone più rurali ed il terzo mondo. Mark Zuckerberg ci ha provato con i droni, Alphabet con palloni aerostatici e l’agenzia spaziale di Elon Musk, SpaceX, con una rete di satelliti che finalmente ha ottenuto il via libera.

Starlink

Starlink è l’imponente progetto di SpaceX che conta ben 12000 satelliti. Starlink permetterà di avere almeno un satellite per la copertura internet in ogni angolo del pianeta, fornendo una connessione continua e costante.

La FCC (Federal Communications Commission) aveva già concesso a SpaceX il lancio di 4425 satelliti a Marzo. Ora l’agenzia spaziale di Elon Musk ha ricevuto il via libera per i restanti 7518 satelliti che andranno a formare la costellazione di Starlink.

Un progetto da 10 miliardi di dollari che promette di essere operativo già dal 2020.

I satelliti di SpaceX

I satelliti di SpaceX, che andranno a formare la costellazione di Starlink, andranno ad operare ad altitudini relativamente basse, ciò per ridurre la carenza di segnale.

I primi 7518 satelliti che hanno da poco ricevuto l’approvazione andranno a posizionarsi tra i 335 ed i 346 chilometri di altezza, mentre i precedenti 4425 si troveranno un po’ più in alto.

SpaceX ha dichiarato che lancerà i primi satelliti già nel 2019 (circa 1600), ma dovrà affrettarsi, perché tra le clausole di FCC c’è l’obbligo di lanciare metà dei satelliti entro il 2024.

Questo ultimatum è stato fissato per assicurarsi che la mega struttura sia effettivamente funzionante e che non venga abbandonata in corso d’opera, divenendo rifiuti spaziali. Clausole o non SpaceX prevede di completare l’opera entro la metà degli anni ’20.

Non solo SpaceX

Nonostante la struttura imponente di Starlink sia la più grande tra quelle approvate recentemente da FCC, non è l’unica.

Insieme ad i 12000 satelliti di SpaceX, ne saranno lanciati altri in orbita, tutti con lo stesso obiettivo di garantire una copertura internet dallo spazio: 117 di telesat, 78 di LeoSat e 140 di Kepler Communications.

La funzione di Starlink

Con Starlink, Elon Musk e tutto SpaceX, spera di fornire una copertura internet globale e costante. Una rivoluzione per il mondo interno, per una globalizzazione sempre più completa ed omogenea.

Tutti nel mondo, anche chi vive nelle zone più rurali del pianeta, dove i sistemi più tradizionali di connessione non riescono ad arrivare potranno accedere al mondo virtuale.

SpaceX con i suoi 12000 satelliti promette una connessione costantemente attiva in ogni angolo del pianeta a 1Gbps.

Ma i sogni di Musk sono sempre molto più ampi e soprattutto molto più lontani dalla bassa orbita terrestre. Starlink, infatti, servirà a fornire una connessione internet su tutto il pianeta, ma il progetto va ben più in là di ciò.

In futuro si prefissa di fornire una connessione internet wireless anche nello spazio e su Marte, probabilmente sulla tanto attesa colonia spaziale.

Il problema dei rifiuti spaziali

I satelliti saranno molto piccoli: appena 10 centimetri di lunghezza ed 1 chilo di peso. Le ridotte dimensioni non cambiano il fatto che 12000 satelliti sono sempre 12000 satelliti, e sappiamo quanto pericolosi possono essere i detriti spaziali.

È per questo che la FCC ha atteso a lungo prima di rilasciare i dovuti permessi. Si sono dovuti fare moltissimi accertamenti e prendere accordi precisi per evitare che Starlink diventi un pericolo per il traffico spaziale.

Anche un oggetto di appena un centimetro può creare danni devastanti ai satelliti”, afferma il presidente della FCC. Alcune orbite sono diventate già troppo affollate, bisogna stare attenti ad ogni singolo oggetto lanciato.

Come sempre possiamo solamente aspettare e vedere come sarà il futuro, cosa vorrà dire avere un mondo completamente e costantemente connesso? Un sogno che in molti promettono da tempo di realizzare, che questa sia davvero la volta decisiva?

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