La Danimarca ha il primato dell’eolico: è la maggior produttrice a livello mondiale di energia eolica. La Danimarca è il paese che produce più di tutti energia elettrica tramite l’energia eolica rinnovabile. Entro i prossimi 40 anni il Paese punta a essere indipendente da tutti i combustibili fossili.
L’ultimo record green danese è stato quello di coprire ben metà il fabbisogno elettrico nazionale attraverso le sole turbine dei tanti parchi eolici distribuiti sul territorio e in mare.
La Danimarca è stato anche uno dei primi stati in Europa a varcare la soglia dei 100 MW di energia eolica nel 1987. I primi a raggiungere la soglia dei 100 MW di energia eolica furono gli Stati Uniti nel 1983.
Energia eolica off-shore
Il punto forte della Danimarca che le permette di differenziarsi e di raggiungere soglie green altissime è l’eolico offshore. Questa nuova tecnologia di energia eolica è il segreto del successo energetico danese.
L’eolico off-shore infatti è la nuova frontiera dell’energia eolica. Questa particolare tecnologia erogatrice di energia prevede un’installazione spaziale delle turbine eoliche a stormo, a delta o a filari lineari in prossimità di acqua.
Per la maggior parte questi agglomerati di turbine eoliche vengono installati sulle rive o addirittura in mare aperto. I vantaggi di questo sistema sono:
- Enorme quantità di spazio a disposizione
- Vento continuo e più intenso
- Non esistono vincoli paesaggistici
- Utilizzano le stesse tecnologie costruttive delle piattaforme petrolifere
La peculiarità degli impianti offshore è che tendono a essere situati appunto “offshore”, cioè in mare, dove è possibile sfruttare i forti venti che soffiano, senza essere rallentati da ostacoli.
Le turbine eoliche offshore funzionano come quelle su terraferma, a parte tutte le problematiche relative all’erosione e al movimento dell’acqua, che complicano la loro installazione e progettazione. La Danimarca è stato il primo paese ad attraversare questa nuova tipologia di sistema eolico.
Il primo impianto eolico offshore composto da 11 turbine eoliche (per un totale di 5 MW) è stato realizzato nel Mar Baltico al largo di Vindeby, in Danimarca, agli inizi degli anni Novanta. Regno Unito e Danimarca possiedono la maggior capacità installata di eolico offshore, seguiti da Cina, Belgio e Germania.
Infatti, gli Statunitensi sono molto spronati a raggiungere i livelli della Danimarca e ci sono comunque molto vicini.
Gli inglesi hanno firmato ad agosto del 2016 hanno approvato la costruzione di quel che sarà il più grande impianto eolico offshore del mondo, composto da 300 turbine eoliche distribuite su un’area di 480 chilometri quadrati nel Mare del Nord.
Il progetto di questo mega impianto eolico prevede l’erogazione di circa 1.800 mega watt di energia elettrica a circa 1,8 milioni di case britanniche.
Innovazione ed efficienza
Nel 2017 la Danimarca ha coperto il 42% dei consumi elettrici tramite l’utilizzo dell’energia eolica, a livello nazionale. Oltre all’innovazione degli impianti eolici, la Danimarca gode di primati energetici sostenibili altissimi per un altro importante fattore: l’efficienza degli impianti.
L’efficienza degli impianti è una caratteristica fondamentale per lo stato danese. Rispetto al 2001, la Danimarca registra addirittura il 20% in meno di turbine eoliche. Nonostante la diminuzione di impianti istallati, i risultati del 2017 rappresentano un successo inconfutabile.
Le turbine persistenti hanno visto un aumento della propria efficienza passando da una capacità di 600 MW ad una capacità che raggiunge perfino ai 1,2 MW. Rispetto al goal del 2017, la Danimarca per il 2020 ha grandi traguardi: arrivare per l’80% ai consumi rinnovabili.
Coprire l’80% del fabbisogno elettrico di un paese è una bella sfida ma la Danimarca già sta avviando politiche di incentivazione e promozione del rinnovabile eolico per il raggiungimento dei livelli futuri prefissati.
In Italia, non vi è alcun allestimento di impianti eolici offshore, malgrado siano stati presentati più di 15 progetti per impianti al largo delle coste italiane, caduti purtroppo nel disinteresse o ostracizzati.
This post is also available in: