La serie Netflix “Black Mirror“, è stata definita la serie fautrice dell’interattività. Sulla stessa linea di Bandersnatch, Black Mirror ha lanciato un’altro prodotto molto singolare: il 16 gennaio Black Mirror ha svolto un gioco sui social, ispirato al senso della serie stessa.
The Black Game
Il gioco interattivo si è svolto su tutti i social ma in particolare su Instagram, tramite il profilo Netflix Italia. I follower del social Instagram hanno avuto la possibilità di interagire e pilotare l’intera giornata di una persona reale.
The Black Game è in parte una specie di gioco promozionale, volto ad enfatizzare questa nuova frontiera di cinema interattivo creata appunto da Black Mirror. Sul nostro magazine è già presente un articolo che tratta di Bandersnatch, l’opera esclusiva Black Mirror uscita su Netflix il 28 dicembre.
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, tramite la visione di Bandersnatch, l’utente ha la possibilità di decidere il destino del personaggio. Bandersnatch è un grande momento di innovazione.
L’opera è stata spesso soggetta a forti critiche: molti spettatori volevano la semplice e spensierata avventura interattiva ma poi si sono trovati di fronte ad un labirinto claustrofobico e frustrante, assolutamente in accordo con i temi Black Mirror.
“The Black Game è l’esperimento sul controllo, deciderete voi quanto in là spingervi, il peggior gioco di sempre è la realtà”, slogan di The Black Game.
L’esperimento social firmato Black Mirror
L’esperimento Bandersnatch è stato replicato, o meglio prolungato in versione social. Agli utenti interessati a partecipare all’esperimento è bastato seguire le storie Instagram dell’account Netflix Italia.
Il protagonista del gioco social è un giovane di nome Pierpaolo.
Le storie di Netflix Italia presentavano varie domande alle quali gli utenti potevano rispondere tramite l’opzione sondaggio di Instagram. Ad ogni domanda si avevano a disposizione 10 minuti di tempo per poter rispondere.
Attraverso le stories comparse sull’account ufficiale della piattaforma, gli utenti hanno potuto stabilire cosa avrebbe dovuto fare Pierpaolo durante la sua giornata.
Le domande fatte tramite i sondaggi erano più che altro delle scelte tra varie punizioni. Pierpaolo, vittima di un controllo social, ha dovuto fare cose poco piacevoli come rasarsi i capelli in modo improponibile, vestirsi in modo buffo, mangiare cose disgustose e così via.
Nei sondaggi per la maggior parte la scelta si distingueva sempre per una maggioranza del 60%. I sondaggi Instagram del Black Game hanno raccolto più di 2 milioni di voti e hanno svelato, più che l’indole di Pierpaolo, la vera natura degli utenti che hanno partecipato all’esperimento.
The Black Game controlla Pierpaolo o il comportamento degli utenti?
«Qualcuno si aspettava che The Black Game potesse rovinare la vita di un ragazzo. Invece ci ha raccontato qualcosa su chi si nasconde dietro ai Black Mirror di tutta Italia».
Dalle varie risposte ai sondaggi si è costatato che il pubblico italiano ha risposto ai sondaggi scegliendo sempre la cosa “peggiore”, ovvero quella che avrebbe avuto più conseguenze spettacolari.
La rabbia, la mania del controllo e l’odio immotivato hanno fatto sì che The Black Game, svelasse tutta la verità. La verità che riguarda noi più che Pierpaolo, o chiunque abbia potuto in personificare il personaggio da esperimento.
The Black Game voleva metterci avanti all’inappagabile desiderio di distruggere il prossimo al solo scopo di divertirsi e far sapere agli altri che ci sentiamo fautori non solo del nostro ma anche del loro destino.
Black Mirror sorprende come sempre: nelle sue opere, tra le righe, si legge sempre un senso psicologico e intrinseco destabilizzante. In ogni puntata della serie Black Mirror, come in Bandersnatch e come infine in The Black Game, tutto sembra quello che non è.
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