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Probabilmente non vi suonerà nuovo il nome di Tyler Blevins, soprannominato “Ninja”. A 28 anni è finito sulla copertina di un Magazine dopo aver guadagnato ben 10 milioni di dollari giocando a Fortnite per 12 ore al giorno.
Fortnite è, al momento, il gioco più in voga a livello planetare, vantando più di 200 milioni di utenti giocatori al mondo.
Tuttavia, il nome del vero top player non è questo. Si tratta, in effetti, del 49enne Tim Sweeney. Cresciuto nel Maryland, nel 1991 ha fondato quella che poi diversi anni dopo avrebbe prodotto il gioco Fortnite: la Epic Games.
Stando ai bilanci dell’anno 2018, la Epic Games ha raggiunto un profitto totale pari a 3 miliardi di dollari. Chiaramente, la maggior parte del merito va a Fortnite che garantisce un ricavo medio giornaliero di 2,5 milioni di dollari.
Tim Sweeney
Il patrimonio di Tim Sweeney, oggi, si aggira sui 7 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra così alta da aver surclassato personaggi come George Lucas o George Soros nella classifica di Forbes sulle persone più ricche del mondo.
Si può affermare con certezza che Fortnite sia ormai diventato un evento culturale mondiale, grazie soprattutto al fatto che esso si basi sul modello “freemium”. Il videogioco, infatti, è del tutto gratuito.
Questo lo rende accessibile a chiunque ma, a discapito dell’utente, si possono scaricare degli add-on a pagamento. Un po’ come avviene su GTA (il ben noto Grand Theft Auto). La società, inoltre, deve parecchi milioni anche ad altri prodotti che non hanno nulla a che vedere con Fortnite.
Epic Games è produttrice anche di un noto software che prende il nome di Unreal Engine. Motore grafico utilizzato in gran parte dalla concorrenza per lo sviluppo dei videogames, pluripremiato e fonte di innumerevoli incassi grazie agli abbonamenti mensili.
Il parere di Elena Fedina
La direttrice di una società di business intelligence sui videogiochi, Elena Fedina, prova a spiegare le ragioni del successo mondiale di Fortnite in poche semplici parole. Ella, infatti, spiega come il suo punto di forza sia quello di essere accessibile a tutti e, dunque, inclusivo.
A questo si aggiunge il fatto che le sessioni di gioco siano rapide ed estremamente divertenti. Fortnite ha conquistato un pubblico molto variegato: dai più piccoli ai più grandi, dagli adolescenti alle stelle del mondo dello spettacolo.
“È davvero difficile paragonare Fortnite ad altri videogames, perché non abbiamo mai visto un successo simile per un così lungo periodo di tempo”
Ecco cosa sottolinea Fedina, di fronte alla richiesta di una previsione su quando la crescita dei videogame possa iniziare a fermarsi o, addirittura, possa declinare. Non si può prevedere perché, ad oggi, non sono noti casi simili già studiati.
Altri punti di forza
Un altro non indifferente punto di forza sta nella scelta della casa produttrice di seguire tutti i preziosi suggerimenti dati dagli utenti nei vari forum.
Ogni aggiornamento è stato basato su questo e, dunque, l’utenza si è sentita inclusa ed è stata spinta a vedere il gioco sempre più “perfetto”. Probabilmente in futuro verrà creata una serie televisiva ispirata al gioco, o addirittura un film.
La versione di Fortnite “Battle Royale”, che consiste in una sfida online di diversi giocatori (nella stessa battaglia possono esserci fino a 100 utenti), ha fatto esplodere la moda del genere che, fino ad ora, era quasi sconosciuto.
Tim Sweeney, in conclusione, è il risultato di un tipico caso in cui un programmatore diventa un imprenditore e raggiunge il successo.
È importante specificare che, nel caso dei videogames, non bisogna mai eccedere nell’utilizzo dal momento che possono creare dipendenza. Tuttavia, un utilizzo responsabile di Fortnite non può che regalarci qualche ora di svago.
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