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I Gruppi di WhatsApp stanno diventando per molti un incubo. Un flusso ininterrotto di messaggi, il telefono che squilla in continuazione, nei momenti meno opportuni e più imbarazzanti.
Il gruppo della palestra, delle mamme di scuola, del lavoro, degli amici della scuola superiore, della famiglia, ecc.
Tutti che parlano di svariati argomenti ma non solo. C’è chi manda semplicemente il buongiorno o la buonanotte, chi un semplice saluto, un’emoticon, una barzelletta, un’immagine.
Intanto il telefono squilla ininterrottamente.
Ci svegliamo la mattina e ci ritroviamo già centinaia di messaggi non letti su WhatsApp, abbandoniamo il telefono diverse ore per lavorare ed ecco un altro centinaio di messaggi.
La domanda è sempre la stessa, oltre a “Ma la gente non ha niente di meglio da fare?”, quella che più ci rende suscettibili è: “Chi mi ha messo in questo gruppo?”.
Cosa che a dire il vero avviene anche su altri social network, come Facebook ad esempio, ma su WhatsApp la nostra privacy viene minata immediatamente per via del nostro numero privato esposto subito li in bella mostra.
Finalmente WhatsApp dice addio ai gruppi selvaggi, infatti, prima di entrare ci chiederà il consenso. Consenso che dovrà essere accettato nelle successive 72 ore.
I numeri di Whatsapp
Era una follia che non si fosse giunti prima ad una conclusione tanto semplice. Quanti messaggi inviati e mai letti e quanta pazienza persa dopo l’ennesimo trillo al momento meno opportuno.
Solamente un anno fa gli utenti di WhatsApp si assestavano a un miliardo e mezzo, ma dovrebbero ormai aver raggiunto i due miliardi.
Due miliardi di utenti che ogni minuto si scambiano sull’app di messaggistica 38 milioni di messaggi.
La chat di WhatsApp ha rivoluzionato il mondo della messaggistica. L’applicazione è stata creata nel 2009 e fa parte del gruppo Facebook dal 2014.
È stata considerata l’app di messaggistica più popolare e nel contesto culturale nel quale viviamo è impensabile non averlo.
La novità
Tutti abbiamo assistito all’evoluzione dell’applicazione nel corso degli anni. L’ultima novità è appunto la richiesta di consenso per partecipare a una chat di gruppo.
Tuttavia la nuova funzione dovrebbe essere ancora in fase di sviluppo e dalle indiscrezioni non si capisce esattamente quando arriverà sui nostri smartphone.
L’ipotesi più accreditata, però, è che potremmo usufruire della funzione già con il prossimo aggiornamento su iOS e Android.
Invito di gruppo
Potremo quindi decidere noi stessi come essere invitati. Sotto la voce invito di gruppo, nella sezione privacy del nostro account, troveremo tre opzioni:
- Chiunque: chiunque può aggiungerci ad un gruppo, senza bisogno di alcun invito. Selezionando questa opzione WhatsApp rimarrà invariato e saremo ancora facili prede dei gruppi selvaggi;
- I miei contatti: l’utente potrà essere aggiunto in un gruppo dai contatti presenti nella sua rubrica, ma richiederà un invito per quelli che, invece, non vengono riconosciuti come tali;
- Nessuno: infine, nessuno potrà aggiungere l’utente che selezionerà l’ultima spunta, ne i propri contatti ne gli altri. Verrà sempre richiesto l’invio di un invito e l’utente non entrerà a far parte del gruppo finché non da il consenso.
Una volta ricevuto l’invito potremo rifiutare o accettare questo ultimo entro 72 ore e, solamente dopo aver dato il nostro consenso, entreremo a far parte della chat di gruppo.
Trascorse le 72 ore l’invito scadrà e per poter accedere al gruppo sarà necessario un ulteriore invito.
I desideri degli utenti
Quello dell’invito ai gruppi di WhatsApp era un desiderio che gli utenti richiedevano da tempo.
Finalmente con l’implementazione della nuova funzione potremo dire addio ai gruppi selvaggi e al flusso ininterrotto di messaggi indesiderati.
Quale sarà ora il prossimo obiettivo, i prossimi desideri degli utenti da realizzare? Per molti quello che ancora manca su WhatsApp è la possibilità di abbandonare un gruppo in forma anonima.
Sarebbe una svolta epocale per molti. Ma è altamente probabile che la novità più prossima sarà la possibilità di identificare gli sconosciuti in chat.
Nei gruppi di WhatsApp, infatti, al momento, non è possibile conoscere l’identità delle persone che non sono presenti in rubrica.
Non ci resta che attendere per vedere come quest’ultima novità rivoluzionerà ulteriormente la chat più famosa del mondo.
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