Il Turing Award è l’equivalente in campo tecnologico del Premio Nobel. È il riconoscimento in assoluto più ambito da chi lavora nel campo della ricerca informatica.
E non sorprende, quindi, che sia stato assegnato proprio a Geoffrey Hinton, Yoshua Bengio e Yann LeCun. Ovvero i tre padri dell’Intelligenza Artificiale. A loro si devono i risultati straordinari raggiunti dal “deep learning”, risultati che sono alla base del progresso tecnologico di oggi.
Dagli assistenti virtuali come Siri e Cortana, agli argoritmi di Google, alle funzionalità “smart” di telefoni e dispositivi assortiti, gli strumenti informatici si sono evoluti proprio grazie al lavoro di Hinton, Bengio e LeCun sull’Intelligenza Artificiale.
Un lavoro pionieristico durato decenni e che, come vedremo, ha ancora molte frecce nel suo arco.
Turing Award 2018 e un milione di dollari ai padri dell’IA
Il Turing Award non è tuttavia solo un mero riconoscimento accademico. Infatti è previsto anche un premio di un milione di dollari.
La somma sarà utilizzata per finanziare ulteriormente la ricerca nel campo dello sviluppo delle intelligenze artificiali e di sistemi digitali sempre più evoluti.
Il premio sarà assegnato ufficialmente il 10 Giugno 2019, nel corso di una manifestazione onorifica.
Ma quali sono le motivazioni che hanno portato ad assegnare il riconoscimento proprio a Hinton, Bengio e LeCun?
Secondo l’ACM, l’Association for Computer Machinery, i tre ricercatori avrebbero infatti spinto le conoscenze informatiche in una direzione nuova e inesplorata.
I computer in origine non erano che macchine sviluppate per seguire una sequenza di ordini ben precisi. Tramite il deep learning, invece, le reti neurali sono in grado di raggiungere in autonomia le soluzioni più logiche per svolgere un compito o fare fronte a una difficoltà inaspettata.
Geoffrey Hinton e l’apprendimento delle Intelligenze Artificiali
È in questa direzione che si è mossa la ricerca di Geoffrey Hinton, uno dei tre ricercatori a cui è stato assegnato il Turing Award.
Hinton, britannico, è vicepresidente di Google e a Mountain View svolge le sue attività di ricerca. Insegna anche all’University of Toronto.
Il suo lavoro ha analizzato i processi di ragionamento del cervello umano. Hinton ha quindi sviluppato dei sistemi di reti neurali in grado di emulare tali processi.
Proprio le reti neurali sono alla base dell’apprendimento delle Intelligenze Artificiali. Che si sviluppano e diventano gradualmente più complesse, adattandosi alla realtà che le circonda.
Yoshua Bengio e il rischio che l’IA sia usata a scopi militari
Anche Yoshua Bengio ha portato un contributo fondamentale alla creazione di Intelligenze Artificiali sempre più evolute.
Bengio, canadese, è professore presso l’Università di Montreal e direttore del Mila, il Quebec Artificial intelligence Institute.
Il suo lavoro si è concentrato nel corso degli anni sullo sviluppo della potenza di calcolo e il deep learning. Al contrario di Hinton e LeCun, tuttavia, Bengio si è mosso su un piano in prevalenza teorico e accademico, anziché pratico.
Lo scienziato ha sempre espresso forti perplessità sull’utilizzo delle Intelligenze Artificiali in ambito militare. In un’intervista, si era dichiarato “fermamente contrario” all’idea.
Bengio ha inoltre ribadito l’assoluta immoralità dietro al concetto stesso di “robot assassino”, usato a scopi militari. E si è dichiarato scettico in merito alla possibilità che gli eserciti collaborino con gli esperti di IA per uno sviluppo e un utilizzo – etico – delle nuove tecnologie.
Turing Award a Yahn LeCun per lo sviluppo sensoriale delle IA
Anche Yahn LeCun, il terzo dei ricercatori insignito con il Turing Award, ha prestato particolare attenzione allo sviluppo automatico delle Intelligenze Artificiali.
Francese, naturalizzato americano, LeCun è professore presso la New York University. Ha collaborato alla creazione del linguaggio di programmazione Lush. Inoltre, LeCun fa parte del team di ricerca sull’intelligenza artificiale e gli algoritmi usati da Facebook.
Yahn LeCun nei suoi studi ha riservato particolare interesse allo sviluppo sensoriale delle Intelligenze Artificiali. A lui si deve, fra l’altro, l’utilizzo dei sistemi OCR per il riconoscimento dei caratteri nei sistemi di visione artificiale.
Ma LeCun ha creato anche dei nuovi algoritmi di elaborazione. In questo modo, le Intelligenze Artificiali odierne possono estrapolare gli output ricettivi e analizzarli. In maniera non molto dissimile da come farebbe un cervello umano.
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