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Attenzione: l’articolo presenta SPOILER della terza punta dell’ottava stagione, in special modo per quanto riguarda il personaggio di Arya Stark.
Al gioco dei troni o si vince o si muore
Game of Thrones, si può amare, si può odiare, ma di sicuro non si può ignorare.
La serie tv ispirata dai romanzi della saga “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” nata dalla penna di George Martin, ha appassionato milioni di spettatori, divenendo un cult pari ai film della saga del “Signore degli Anelli”, tratti dai lavori del defunto professor Tolkien.
Game of Thrones, chiamato in Italia anche col nome di “Il Trono di Spade” è giunto alla sua ottava stagione, ovvero la finale, dove verrà deciso tutto, chi vincerà e potrà finalmente regnare sui Sette Regni di Westeros, andando a prendere il posto del potentissimo e celebre Re Robert Baratheon… e chi morirà.
Le casate e i personaggi sono cambiati nel corso del tempo, personaggi innocenti sono divenuti crudeli carnefici e perfidi villains sono riusciti a ottenere la loro redenzione tramite buone azioni o con la loro morte.
La lunga notte
Ma mai come prima d’ora una puntata di GoT è riuscita a dividere in maniera così netta e “settaria” la base dei fan di questa meravigliosa serie televisiva. Questa puntata è la 8×03 “The Long Night“.
Non starò qui a parlare dei problemi dovuti alla scarsissima visibilità che ha accompagnato gran parte di tutto l’episodio, ne starò a discutere delle infelici scelte tattiche fatte dagli sceneggiatori per poter rendere la battaglia ancora più epica
Lo sfottò di Creative Assembly
Errori così grossolani che la Creative Assembly, la casa produttrice dei giochi della saga “Total War“, ha deciso di prendere in giro in una sua nota dove cita un articolo di LAD BIBLE.
Ciò di cui vorrei parlare è inerente all’evento che ha davvero sconvolto la Lore (trama) di tutta la serie, ovvero, dell’assassinio del Night King, signore della Morte e degli Estranei, per mano di Arya Stark, discepola del Dio dai Mille Volti.
Il ruolo di Arya
Arya Stark, uno dei personaggi più carismatici e conosciuti di tutta la serie, nell’arco di queste otto stagioni ha subito una serie di cambiamenti, trasformando una piccola nobile dall’animo mite e combattivo, in una spietata assassina.
Diventando una vera e propria assetata di vendetta nei confronti di coloro che hanno distrutto la sua famiglia e le hanno strappato la vita che aveva nel nord di Westeros.
La storia di Arya
Come molti Stark, Arya ha dovuto affrontare e subire prove tremende, facendole spesso rischiare la morte o la perdita del proprio senno, ma ora è cresciuta, divenendo una delle persone più micidiali di tutto il mondo creato da Martin, dimostrandolo sconfiggendo quella che doveva essere la creatura più forte e temibile di tutte, il Night King.
La scena è veramente mozzafiato, la lama di Arya oltre a recidere la non-vita del signore dei morti recide anche tutta una parte della trama che fino a quel momento sembrava vitale per il proseguimento della serie, ormai giunta alla conclusione.
La risposta dei fan
Il giorno dopo l’uscita di “The Long Night” è scoppiato un vero e proprio scisma nella fan-base di GoT, vi era chi urlava al capolavoro, al ritorno delle origini della saga, divenuta sempre di più “Fan Friendly” e che aveva bisogno di una vera e propria scossa; dall’altra parte troviamo le persone che hanno ritenuto “The Long Night” la morte della serie televisiva, avendo Arya rotto tutti gli schemi che erano stati faticosamente creati in otto anni di produzione.
La parola a Maisie
Una scelta che ha sorpreso pure la stessa Maisie Williams, la giovane attrice che interpreta l’assassina della casata del lupo, la quale ha commentato in questo modo l’evento inatteso:
È stato incredibilmente eccitante. Ma ho pensato subito che tutti lo avrebbero odiato. Che avrebbero pensato che Arya non lo meritasse. D’altra parte la cosa più difficile in una serie è quando costruisci un villain dicendo che non può essere sconfitto e poi, alla fine, lo sconfiggi. Quindi sapevo che bisognava farlo bene, perché altrimenti la gente avrebbe potuto pensare: “D’accordo, allora il villain non doveva essere così forte, quando basta che arrivi una ragazzina e lo pugnali. Si decide tutto in quel momento. Ed è qualcosa di inatteso, come fa sempre lo show. Quindi, alla fine: fanculo, Jon”’.
La parola a Kit Harington
Un Jon Snow / Kit Harington rimasto anche lui sotto shock per la decisione di voler far uccidere il crudele signore dei Non-Morti proprio da Arya / Maisie Williams, confessando di essere rimasto soddisfatto della scelta degli autori ed ha dichiarato che il clamoroso colpo di scena finale ha rappresentato la conclusione più adeguata per l’intera storyline.
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