Creative Assembly le prime impressioni sulla serie Total War

La celebre saga di strategia "Total War" si rinnova e migliora

Manca veramente poco all’uscita del nuovo capitolo della saga dei Total War, gli strategici della casa produttrice inglese Creative Assembly che ha rivoluzionato il genere, di cosa stiamo parlando?

Procediamo con calma e analizziamo la storia di questa saga.

Creative Assembly: una breve storia

Nata nel 1987 nel West Sussex, nel 2005 venne assorbita dal gigante videoludico Sega, patrono di Sonic e altri grandi brand. La C.A. (abbreviazione della casa produttrice) ha prodotto numerose serie di videogames di grande successo, tra esse troviamo:  Alien; Halo Wars e Total War.

Logo della Creative Assembly, la creatrice dei Total War

Total War, la nascita di un capolavoro

Era il lontano anno 2000, quando la C.A. decise di lanciare sul mercato un prodotto che avrebbe sconvolto del tutto il panorama videoludico inerente il genere strategico, fino a quel momento dominato da titoli del calibro di Command and Conquer, Age of Empires, Warcraft e Starcraft creati della Blizzard.

Shogun: Total War stupì fin da subito i gamer con uno stile profondo ma allo stesso tempo immediato e facile da comprendere.

Shogun e Medieval: gli albori della saga

Nato come un mix tra gli strategici sovracitati e i titoli della Paradox (come Europa Universalis), Shogun e Medieval Total War proponevano ambientazioni storiche (Periodo Sengoku per Shogun e mondo occidentale per il secondo titolo) dove i giocatori prendevano possesso di varie fazioni, dichiarando guerra ai propri nemici ed intessendo trame diplomatiche tra i vari partecipanti alla corsa al potere più assoluto, ciò li differenziò da tutti gli altri titoli, rendendoli unici e inimitabili.

Un’altra caratteristica che li rese diversi rispetto alla concorrenza fu dovuto al fatto che le unità presenti sullo schermo poteva raggiungere in alcune occasioni le migliaia di unità.

L’inizio di tutto

Rome Total War, la grande svolta

Ma fu con il titolo del 2004 ambientato nell’antica Roma che la Creative Assembly ottenne il successo definitivo. Una mappa enorme e tridimensionale, una diplomazia migliorata e resa convincente (per i tempi), modelli della unità molto più accurati e una campagna con una serie di eventi che potevano modificare l’andamento di una guerra o di un fattore sociale. Tutto ciò poi venne migliorato con i successivi capitoli.

Le Grandi Svolte

I titoli che vennero dopo Rome, ovvero Medieval II, Empire, Napoleon e Rome II formarono il nucleo intorno alle quali si formarono le basi di ogni altro titolo dello strategico della serie SEGA / Creative Assembly.

L’introduzione del sistema dei DLC, la creazione del sistema dell’ordine pubblico, del rinforzo delle truppe e del loro rifocillamento tramite numerosi fattori, resero la saga veramente intrigante e dopo i piccoli intoppi in cui incorse il seguito, denominato Attila: Total War, la serie si rinnovò con i due titoli fantasy, quelli dedicati a Warhammer .

I tre titoli più iconici

Il momento Fantasy

La Creative Assembly nel 2016 fece il colpo che le diede la spinta finale per poter entrare nell’olimpo delle case produttrici. Dopo aver siglato un contratto decennale con la casa di giochi da tavolo “Games Workshop“, la software house britannica sfornò due capolavori assoluti che migliorarono ancora di più la serie, ovvero i due capitoli di “Total War: Warhammer“, i quali aggiunsero molti elementi da giochi di ruolo.

Questi due episodi permisero di poter aumentare ancora di più il bacino dei fan della serie, rendendo i Total War un fenomeno mondiale.

Warhammer e la guerra fantasy

Il futuro si chiama Three Kingdoms.

Dopo il pessimo episodio intitolato “Throne of Britannia“, la C.A. ha deciso di rimboccarsi le maniche e correggere gli errori di gameplay del loro ultimo titolo, cercando la “redenzione” con il loro ultimo pezzo da novanta, il quale potrebbe veramente fare la differenza e riportare la casa produttrice del West Sussex ai fasti di un tempo.

Total War: Three Kingdoms” ci porterà nella Cina medievale, in un periodo pieno di intrighi e complotti. La C.A. ci ha promesso un sacco di novità, tra le quali:

  • Una diplomazia migliorata e che permetterà più intrighi e pugnalate alle spalle (in maniera molto simile a quello che si vide con gli Alti Elfi di Warhammer 2).
  • Un sistema dei generali migliorato ripreso da “Thrones of Britannia“, il quale sarà molto meno randomico (in Britannia spesso i generali si ribellavano senza alcun motivo).
  • Un sistema di reclutamento delle truppe ripreso da “Thrones of Britannia“, rendendolo molto più legato ai generali (aspetto già apparso nei titoli Warhammer).
  • Una veste grafica migliorata e con un engine ben più leggero di quello di Warhammer 2 (considerato uno dei più pesanti a livello videoludico).
  • Una serie di eventi che lasceranno il giocatore a bocca aperta.

Conclusioni

Total War: Three Kingdoms” è un prodotto estremamente interessante, il quale uscirà il 23 di questo mese. Le aspettative sono alte e sono certo che la C.A. non deluderà di nuovo.

Il nuovo titolo C.A

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